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Sindaco di Lampedusa: «Dichiaro io lo stato d’emergenza. Salvini e i porti chiusi? Una bugia»

25/07/2020 12:08 - Aggiornamento 25/07/2020 12:21

«È una situazione ormai ingestibile. Se il governo non proclamerà lo Stato di emergenza per Lampedusa lo farò io. L’hotspot non è più in grado di accogliere migranti, la responsabilità di questa emergenza non può ricadere sul sindaco, sull’amministrazione comunale e sui lampedusani». Così il sindaco di Lampedusa Totò Martello commenta l’ultima ondata di sbarchi nell’isola, che al momento ospita oltre mille migranti, dieci volta la capienza massima prevista«Oggi non ci saranno trasferimenti in traghetto verso Porto Empedocle e intanto i barchini provenienti dalla Tunisia stanno continuando ad approdare sull’isola», ha evidenziato il primo cittadino. In questo momento sulla banchina si trovano una 50ina di migranti che non sanno dove saranno smistati.

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sindaco Lampedusa

Sindaco Lampedusa: «Dichiaro io lo stato d’emergenza. Salvini e i porti chiusi? Una bugia»

Nella notte 110 migranti sono stati soccorsi da un mercantile italiano, il Cosmo. Altri 70 che viaggiavano su un gommone vicino sono stati intercettati da una motovedetta libica e riportati indietro. Una situazione difficile quella di Lampedusa. Il sindaco Totò Martello, soltanto ieri, aveva rilasciato un’intervista all’Adnkronos parlando del quadro generale: «Potremmo dire che il sistema sta collassando se non venisse garantita la sicurezza sanitaria, se gli ospiti scappassero e si riversassero in paese. L’emergenza c’è perché abbiamo decine di sbarchi al giorno, senza considerare poi le carrette del mare lasciate alla deriva e quelle ammassate al molo Favarolo, ma una cosa è riconoscere l’emergenza altro dire che c’è lo stato di guerra o l’invasione dei migranti», aveva spiegato il primo cittadino rispondendo alle polemiche delle ultime ore lanciate dalla Lega.

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«Salvini? Da ministro dell’interno non è mai stato qui, nonostante i ripetuti inviti»

Nel corso dell’intervista all’Adnkronos, fatta all’indomani della visita di Matteo Salvini all’isola, Martello non aveva risparmiato un attacco al segretario del Carroccio, che ha scelto proprio i giorni caldi per recarsi a Lampedusa. «Salvini è venuto ieri qui a dire che quando tornerà al governo i porti di Lampedusa saranno di nuovo chiusi ai migranti. Una bugia, perché la Lega al Governo c’è stata già e i porti sull’isola sono rimasti sempre aperti», ha spiegato il primo cittadino. E ancora: «Da ministro dell’Interno non è mai stato qui, nonostante i ripetuti inviti. Gli ho scritto diverse lettere senza ricevere nessuna risposta, né formale né informale, l’ho invitato ma non è venuto. Che scopra ora qual è la situazione qui la dice lunga… mi sembra un po’ un paradosso, quanto meno poco credibile». 

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La risposta del leader della Lega: «Gli italiani in generale ne hanno le pal*e piene in un momento di difficoltà economica e sanitaria, di veder sbarcare migliaia di nullafacenti»

Puntuale era arrivata la replica del leader della Lega: «Noi avevamo azzerato gli sbarchi, nella vita contano i numeri. Gli sbarchi quest’anno sono triplicati rispetto all’anno scorso e in più ci arrivano infetti. Se il sindaco di Lampedusa ama i turisti che siamo costretti a pagare e non i turisti che pagano è un poveretto. Io ieri ho parlato con tanti cittadini, imprenditori, albergatori, ne hanno le scatole piene. Gli italiani in generale ne hanno le pal*e piene in un momento di difficoltà economica e sanitaria, di veder sbarcare migliaia di nullafacenti. Se va bene, delinquenti se va male, delinquenti infetti in troppi casi. Non vedo l’ora di tornare a far rispettare le regole in questo paese», aveva detto Salvini, sottolineando: «L’isola è al collasso: questo governo mette in pericolo il Paese». leggi anche l’articolo —> Alex Zanardi, il medico che gli ha salvato la vita: «Troppo ottimismo prima, situazione ondulatoria»

 

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