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Media sondaggi Termometro Politico: Fratelli d’Italia arriva al 19% ma il Pd è ancora davanti

02/06/2021 11:34

Sondaggi oggi, Fratelli d’Italia arriva al 19% ma il Partito Democratico per il momento resta davanti nelle intenzioni di voto. Questi in sintesi i dati dell’ultima media sondaggi elaborata da Termometro Politico e pubblicata nel tardo pomeriggio di ieri. La settimana dal 16 al 22 maggio 2021 mette a confronto le rilevazioni di 6 istituti: SWG, la stessa Termometro Politico, Tecnè, Ipsos, Index, Euromedia. (continua a leggere dopo la foto)

sondaggi oggi media termometro politico 2 giugno 2021

Sondaggi oggi Termometro Politico: intenzioni di voto al 2 giugno 2021

I dati salienti di questi ultimi giorni di sondaggi sono principalmente due. Da un lato c’è una risalita del Pd che arriva al 19,3%: un livello sempre molto basso visto lo storico del partito di Letta, ma comunque l’aumento, di mezzo punto è degno di nota. Dall’altro Fratelli d’Italia tocca un nuovo record, il 19%. Per ora rimane al terzo posto, dietro il Pd, ma per quanto?

La Lega rimane ferma, al 21,7%, alla stessa percentuale delle ultime due settimane, mentre va molto male il Movimento 5 Stelle, che scende dal 16,8% al 16,1%. Tra i partiti con meno del 10%, Forza Italia scende al 7,3%, ma il calo è solo di un decimale. Crescono bene gli ex partiti di LeU, che vanno dal 3,3% al 3,7%. Mentre Italia Viva crolla, andando dal 2,5% al 2%. Anche Azione perde decimali, ma sono solo due, e va dal 3,3% al 3,1%.

sondaggi oggi media termometro politico 2 giugno 2021

Lo scenario politico

Tutte le ultime rilevazioni e di conseguenza anche la media di Termometro Politico disegnano uno scenario politico italiano in movimento. E se per il momento è più appariscente ciò che accade a sinistra dello schieramento, è ormai certo che prima delle amministrative anche a destra accadrà presto qualcosa d’importante. Il calo della Lega, anche se negli ultimi giorni pare rallentare, e la costante crescita di Fratelli d’Italia, sono un dato di fatto ormai consolidato da alcuni mesi. La formula del centrodestra attuale è logora e i malumori si sentono sia sul versante di centro, leggi Forza Italia, sia all’estrema, con Fdi che scalpita per un ruolo più importante, nonostante sia divisa degli alleati storici nel sostegno al governo Draghi.

A sinistra invece, dopo l’annuncio in “pompa magna” della discesa in campo di Conte come leader, la transizione M5S si è arenata sugli scogli di un difficile scontro con Rousseau e Casaleggio: molti scommettono che finirà “a carte bollate. Se non bastasse, l’asse con il Pd che ha retto tutto il periodo del Conte bis senza particolari scossoni, vacilla pericolosamente sulle alleanze per le elezioni amministrative. Da Virginia Raggi a Roma a Torino dove i 5 Stelle non hanno ancora scelto il proprio candidato, si allarga la distanza tra Dem e pentastellati: il lavoro di cucitura sinora svolto da Letta e Conte rischia di andare perso.

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