Sondaggi oggi come di consueto è stata pubblicata la media settimanale di Termometro Politico. Il sito specializzato in sondaggi politici realizza una media delle rilevazioni svolte dai principali istituti demoscopici, misurando le intenzioni di voto per i partiti. La settimana dal 16 al 22 maggio 2021 mette a confronto le rilevazioni di sette istituti: SWG, la stessa Termometro Politico, Tecnè, EMG, Noto, Piepoli, Euromedia. (continua a leggere dopo la foto)
Sondaggi oggi media Termometro Politico: intenzioni di voto al 26 maggio 2021
Fratelli d’Italia ha quasi raggiunto il PD. Questo il dato più importante che emerge dall’ultima media sondaggi elaborata da Termometro Politico. La settimana appena trascorsa ha visto per molti istituti il sorpasso del partito guidato a Giorgia Meloni ai danni dei Dem. È stato così per SWG, EMG e Euromedia, mentre per Noto sono pari. In media oggi il partito di Letta supera ancora quello di Meloni 18,8% a 18,7%, ma la differenza di un decimale li rende virtualmente pari.
È stato il PD che sostanzialmente ha subito un calo non da poco, del 0,6%, mentre Fratelli d’Italia è cresciuto del 0,2%. Si conferma prima la Lega, al 21,7%. Il suo declino per ora sembra essersi fermato. Stabile nel centrodestra anche Forza Italia, al 7,4%. Il Movimento 5 Stelle invece recupera due decimali e si trova questa settimana al 16,8%, su livelli simili a quelli raggiunti degli ultimi due mesi, dopo l’annuncio dell’arrivo alla leadership dell’ex premier Giuseppe Conte.
Tra i piccoli partiti risultano in crescita, anche in questo caso dello 0,2%, Italia Viva e Azione. Il partito di Renzi sale al 2,5%, mentre quello di Calenda al 3,3%. Perdono invece terreno, calando del 0,4% i partiti che compongono la vecchia alleanza di LeU. Scendono questa settimana al 3,3%.
Lo scenario politico
Tutte le ultime rilevazioni e di conseguenza anche la media di Termometro Politico disegnano uno scenario politico italiano in movimento. E se per il momento è più appariscente ciò che accade a sinistra dello schieramento, è ormai certo che prima delle amministrative anche a destra accadrà presto qualcosa d’importante. Il calo della Lega, anche se negli ultimi giorni pare rallentare, e la costante crescita di Fratelli d’Italia, sono un dato di fatto ormai consolidato da alcuni mesi. La formula del centrodestra attuale è logora e i malumori si sentono sia sul versante di centro, leggi Forza Italia, sia all’estrema, con Fdi che scalpita per un ruolo più importante, nonostante sia divisa degli alleati storici nel sostegno al governo Draghi.
A sinistra invece, dopo l’annuncio in “pompa magna” della discesa in campo di Conte come leader, la transizione M5S si è arenata sugli scogli di un difficile scontro con Rousseau e Casaleggio: molti scommettono che finirà “a carte bollate. Se non bastasse, l’asse con il Pd che ha retto tutto il periodo del Conte bis senza particolari scossoni, vacilla pericolosamente sulle alleanze per le elezioni amministrative. Da Virginia Raggi a Roma a Torino dove i 5 Stelle non hanno ancora scelto il proprio candidato, si allarga la distanza tra Dem e pentastellati: il lavoro di cucitura sinora svolto da Letta e Conte rischia di andare perso.