Risalgono Lega e Movimento 5 Stelle. Questi in sintesi i dati dell’ultima media dei sondaggi politici di oggi elaborata da Termometro Politico. Nessun sorpasso da parte di Fratelli d’Italia ai danni del Pd, come invece rilevato da alcuni altri sondaggi. La media di questa settimana prende in considerazione le rilevazioni di 6 istituti: Tecné, SWG, Termometro Politico, Ixè, Index, EMG. (segue dopo la foto)
Sondaggi politici oggi: la media settimanale di Termometro Politico
I sondaggi di questa settimana ridimensionano in generale l’avanzata di Fratelli d’Italia, che mediamente rimane lontana, dal PD, al 16,9% contro il 19,1%. Le possibilità di avanzata, che sembravano più concrete sette giorni fa, dipenderanno molto dalla popolarità del governo Draghi, cui FdI è all’opposizione.
Rimane in testa su posizioni stabili la Lega, mediamente al 23,9%. Mentre resiste sopra il 15% il Movimento 5 Stelle, in attesa che la leadership di Conte risollevi il Movimento dai record negativi nelle intenzioni di voto. Forza Italia è al 7,1%, piuttosto stabile. Mentre Azione cresce e andando al 3,7% supera i partiti che facevano parte di LeU, ora divisi, che arrivano al 3,5%. Italia Viva infine è mediamente al 2,7%, sopra +Europa al 2%.
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Sondaggi politici oggi e scenario politico
Lo scenario politico italiano è in forte movimento, soprattutto a sinistra. Tiene banco la tormentata transizione del Movimento 5 Stelle, tra scissioni e fughe in avanti del suo “padre fondatore” Beppe Grillo. Ma nel futuro M5S sembra ormai chiara e delineata la leadership di Giuseppe Conte, l’unico in grado di far crescere di nuovo i consensi e soprattutto di dare un’anima nuova a quel che fu un Movimento anti-sistema che ora, del sistema, è parte integrante.
Più a sinistra altri patimenti affliggono il Partito Democratico. Dopo le dimissioni di Zingaretti non è ancora chiaro se si aprirà rapidamente una fase congressuale. Certo è che i Dem sono dilaniati, e non certo da oggi, da correnti agguerrite. Tra queste la più critica è quella degli ex Renziani: “ex” fino ad un certo punto, perché è apparso subito chiaro come questa corrente piuttosto ampia possa prestarsi al ruolo di cavallo di Troia dell’ex rottamatore. Per fare cosa? Forse solo per riprendersi la scena come king maker. >> I sondaggi elettorali