Torna lo stato d’emergenza in Italia, lo ha deciso il consiglio dei ministri. Il governo ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero, in modo da poter intraprendere iniziative di protezione civile in Ucraina. La scelta dopo che ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha reso, prima alla Camera e poi al Senato, un’informativa sul conflitto a Kiev.
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Torna lo stato di emergenza in Italia: cosa significa
Il Consiglio dei ministri ha deliberato tre mesi di stato di emergenza, per quanto riguarda la guerra tra Russia e Ucraina. A comunicarlo è stato lo stesso governo guidato da Mario Draghi, che ha diramato una nota per la stampa qualche ora dopo la conclusione del Cdm di ieri pomeriggio. Durante la riunione lampo dei ministri e del premier, si è deciso di approvare un decreto legge che contiene misure urgenti sulla crisi in Ucraina. Quasi duecento milioni di euro per aumentare l’impegno militare italiano nella Nato. Inclusi anche fondi che serviranno a finanziare misure di protezione per il personale delle ambasciate italiane.
«L’Italia e la Nato vogliono trasmettere un messaggio di unità e solidarietà alla causa ucraina»
“Le forze italiane che prevediamo essere impiegate dalla Nato sono costituite da unità già schierate in zona di operazioni. Circa 240 uomini attualmente schierati in Lettonia, insieme a forze navali, e a velivoli in Romania; e da altre che saranno attivate su richiesta del Comando Alleato. Per queste, siamo pronti a contribuire con circa 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili. Le forze saranno impiegate nell’area di responsabilità della Nato e non c’è nessuna autorizzazione implicita dell’attraversamento dei confini. L’Italia e la Nato vogliono trasmettere un messaggio di unità e solidarietà alla causa ucraina e di difesa dell’architettura di sicurezza europe”, aveva anticipato il premier Mario Draghi.
Torna lo stato di emergenza in Italia, cosa significa
“Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina”, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. “L’adozione del provvedimento è necessaria al fine di assicurare il concorso dello Stato italiano nell’adozione di tutte le iniziative di protezione civile anche attraverso la realizzazione di interventi straordinari ed urgenti a supporto delle operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, interventi da svolgersi durante lo stato di emergenza”. In seconda battuta chiarimenti sull’aspetto economico: “Per tale primo intervento sono stati stanziati tre milioni di euro, a carico del Fondo per le emergenze nazionali, che comprendono, al netto di quanto sarà rimborsato dall’Unione europea, gli oneri che verranno sostenuti per il trasporto, il dispiegamento e il reintegro dei materiali”.
