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Come sta Stefano Tacconi, parla il figlio Andrea: “Sceso dall’auto, è crollato all’improvviso”

27/04/2022 11:24 - Aggiornamento 27/04/2022 11:25

Come sta Stefano Tacconi? Tutto sarebbe partito da un mal di testa, poi una pastiglia di Oki, infine il malore improvviso. L’ex portiere della Juventus è ricoverato da sabato all’ospedale di Alessandria in seguito a un’emorragia cerebrale da rottura di aneurisma. Tacconi aveva cenato la sera prima proprio col figlio Andrea, 24 anni, che al «Corriere della sera» ha svelato in quali condizioni versa il padre. Il giovane ha ricostruito anche i terribili minuti che hanno preceduto l’ischemia. “È in coma farmacologico. Dopo l’emorragia cerebrale ha subito un intervento che è andato bene. Ora bisogna aspettare, vedere come reagisce il fisico. I medici dicono che c’è stato un leggero miglioramento, ma sono cose lunghe”, ha riferito Andrea Tacconi.

Stefano Tacconi

Come sta Stefano Tacconi, parla il figlio Andrea: “Sceso dall’auto, è crollato all’improvviso”

“La cosa che mi dà speranza è che l’ho visto colorito in faccia, ha mosso un po’ gli occhi e gli arti. Lui fisicamente è una roccia”, ha detto il figlio di Andrea Tacconi. L’ex portiere della Juventus è ricoverato ad Alessandria, seguito dai primari di Neurochirurgia e di Terapia Intensiva. “La situazione è ancora stazionaria. Tacconi è farmacologicamente sedato, ma ha dato qualche segno di gesto finalistico (come il movimento degli occhi, ndr). Il percorso sarà ancora lungo e i prossimi giorni saranno determinanti per capire l’andamento della situazione”, hanno spiegato i medici. Il vero rischio, scongiurato dall’intervento tempestivo, era rappresentato da una seconda emorragia. Diffuso un nuovo bollettino dell’ospedale, con le parole di Andrea Barbanera, direttore della Struttura di Neurochirurgia e di Fabrizio Racca, direttore della Terapia Intensiva: “La situazione è ancora stazionaria. Tacconi è farmacologicamente sedato, ma ha dato qualche segno di gesto finalistico. (…) Sicuramente il fattore tempo è stato fondamentale: aver riconosciuto il problema e aver centralizzato le cure, trasferendo il paziente in un ospedale hub, ha fatto la differenza per un intervento precoce al fine di evitare una seconda emorragia che sarebbe potuta essere fatale. Ora dobbiamo dare tempo a Tacconi di combattere, grazie alle cure che sta ricevendo in Terapia Intensiva, e affrontare con forza i prossimi giorni”.

Stefano Tacconi

Il malore dopo un evento benefico ad Asti

La sera prima Tacconi avevano partecipato a un evento benefico ad Asti. “La mattina si è alzato dicendo che aveva un po’ di mal di testa. Ha fatto colazione, ha preso un Oki. Non ha mai avuto niente, non ci siamo allarmati. Un paio di ore dopo, è sceso dalla macchina ed è crollato al’improvviso. Per fortuna i soccorsi sono arrivati subito”, ha spiegato sempre il figlio. Leggi anche l’articolo —> Saman Abbas, in un video gli ultimi istanti di vita: il particolare agghiacciante

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