Vai al contenuto

Stralcio cartelle fino a 5mila euro, approvato il condono nel Decreto Sostegno: chi rientra

20/03/2021 09:22 - Aggiornamento 20/03/2021 09:24

Alla fine è arrivata l’approvazione: il Consiglio dei ministri, dopo due ore e mezzo di discussione, ha trovato l’accordo sul Decreto Sostegni da 32 miliardi di euro contenente lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a 5000 euro. È stato proprio il condono fiscale ad animare il dibattito tra le forze di maggioranza. La proposta di mediazione avanzata dal ministro dell’Economia Daniele Franco e dal premier Mario Draghi ha ottenuto il consenso, facendo di fatto slittare l’incontro dalle 15.30 alle 18.30.

Stralcio cartelle fino a 5000 euro

Stralcio cartelle fino a 5000 euro: chi rientra nella misura

Lo stralcio delle cartelle fino a 5000 euro prevede, dunque, la cancellazione dei vecchi ‘incartamenti’ dal 2000 al 2010 – anziché il 2015 come formulato all’inizio – fino a 5 mila euro, ma solo per i contribuenti che rientrano in un tetto di reddito di 30 mila euro. Questa la mediazione raggiunta tra chi voleva un condono per tutti e chi invece solo per famiglie e aziende in vera difficoltà. «Questo – ha spiegato il premier Mario Draghi in conferenza stampa – in effetti è un condono ma di multe di oltre 10 anni fa» e che, al netto di sanzioni varie, «corrispondono circa a 2500 euro». Il condono, ha sottolineato inoltre, è «dentro un tetto di reddito per cui questo azzeramento» permette «all’amministrazione di perseguire la lotta all’evasione in modo più efficiente».

ARTICOLO | Decreto sostegni, ultime trattative nella maggioranza: oggi l’approvazione in Cdm

ARTICOLO | Decreto Sostegno, la bozza: 4.200 euro per imprese e partite Iva, 600 milioni per il settore sciistico

Stralcio cartelle fino a 5000 euro

«Qualcosa non funziona se uno Stato permette l’accumulo di milioni di cartelle»

«È chiaro – ha precisato Draghi nel discorso sullo stralcio delle cartelle fino a 5000 euroche in questo caso qualcosa non funziona se uno Stato permette l’accumulo di milioni di cartelle che non si riescono ad esigere». Per questo, ha aggiunto il presidente del Consiglio, nel decreto è prevista «una modifica delle norme della riscossione, in altre parole una riforma, spero piccola, del meccanismo di controllo e scarico delle cartelle». >> Tutte le news