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Kabul in mano ai talebani: chi sono e cosa vogliono per l’Afghanistan

16/08/2021 12:16 - Aggiornamento 16/08/2021 12:24

“Talebani chi sono e cosa vogliono”, è questa qui una delle chiavi più cercate dagli Italiani su Google nelle ultime ore. Dopo la presa di Kabul dei miliziani guidati da Baradar, il mondo è in apprensione per le sorti del paese, soprattutto per le donne, che potrebbero pagare il prezzo più alto. Immagini sconvolgenti arrivano dagli aeroporti, dove non solo americani ed europei cercano di prendere un volo. Sono gli stessi civili afghani a non dare credito alle parole ‘rassicuranti’ dei talebani che hanno preso posto nelle stanze del potere. Gli stessi hanno annunciato la rinascita dell’Emirato Islamico: la loro bandiera sventola sul pennone del palazzo presidenziale.

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Talebani chi sono e cosa vogliono per l’Afghanistan

La guerra in Afghanistan, intrapresa quasi 20 anni fa, nacque come risposta degli Americani agli attentati compiuti a New York e Washington da al Qaida, gruppo terroristico che allora era protetto dal regime dei talebani, che stava governando l’Afghanistan in maniera autoritaria dal 1996. L’arrivo degli Usa a Kabul determinò un rovesciamento, ma non la fine dei talebani, che in tutti questi anni con pazienza hanno atteso il momento propizio per riprendersi il Paese. Dalla primavera 2021, a seguito del progressivo ritiro delle truppe NATO, il gruppo fondamentalista ha scatenato una nuova offensiva. Ad una ad una il partito dei talebani ha ripreso le principali città: Ghazni, Taloqan, Farah ed Herat, ex base delle forze italiane. Fino a Kabul, dove sono arrivati qualche giorno fa. Una resa quella dell’Afghanistan dolorosa: «Sono arrivato in Afghanistan a dicembre del 2001, con il primo nucleo di italiani (…). Provo una grandissima tristezza, perché in 20 anni di nostra presenza ho avuto modo di conoscere quello splendido popolo, quell’affascinante società. Abbandonare così, vedere come finisce questo lungo periodo di nostra presenza e di nostro sacrificio, mi crea una grande tristezza, soprattutto per le popolazioni che torneranno sotto questo buio e orribile regime dei talebani», le parole di Giorgio Battisti, generale dell’Esercito, il primo comandante del contingente italiano in Afghanistan, in un’intervista all’Agi.

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Si tratta di un gruppo di fondamentalisti islamici fortamatisi nelle scuole coraniche: il loro capo è Baradar

Ma chi sono i talebani? Cosa vogliono?Taliban sono gruppo di fondamentalisti islamici formatisi nelle scuole coraniche afghane e pakistane (dal pashtō ṭālib «studente»), impegnato nella guerriglia antisovietica in Afghanistan. Tra il 1995 e il 1996 hanno avuto la meglio nella guerra civile, determinando il ritiro dell’URSS. Un movimento guidato da giovani che miravano (e vale ancora oggi) alla purificazione religiosa del Paese e alla creazione di un Emirato. Come si legge sul “Guardian”, i talebani sono “alimentati dal fervore religioso (…), sono saliti al potere nel 1996 dopo una serie di straordinarie conquiste di capoluoghi di provincia che hanno colto di sorpresa il mondo. Proprio come il movimento ha fatto nelle ultime settimane”. Ottenuto il potere i talebani, guidati dal mullah Abdul Ghani Baradar, hanno istituito in passato con la forza un regime teocratico che regge sul Corano. Un’applicazione rigorosa della Sharia, la legge islamica. I talebani considerano le donne niente, sono creature prive di diritti; essi rifiutano poi le elezioni e ogni tipo di struttura democratica. Lo spettro che ciò possa ripetersi dopo il ritiro delle truppe Usa è concreto. A testimoniarlo alcuni video choc delle città già depredate dal movimento, che avrebbe imposto nuovamente alle donne di indossare il burka. 

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Talebani chi sono e cosa vogliono: dal non rispetto per la libertà delle donne all’odio per ogni forma di democrazia

Rovesciati dall’intervento NATO del 2001 per i loro legami con al-Qā‛ida sono stati allontanati da Kabul. Sotto la cenere però hanno covato il loro livore, continuando la loro jihad contro “lo straniero” nella loro terra. Secondo gli esperti, i Talebani sono finanziati dall’Arabia Saudita. A febbraio del 2020 il leader dei Taliban Baradar ha firmato l’accordo di Doha con gli Stati Uniti. Il presidente di allora Donald Trump salutò quel patto come una svolta verso la pace. Alla luce di quanto sta accadendo oggi si può guardare a quella stipula però semplicemente come al primo passo per la vittoria assoluta dei talebani. Leggi anche l’articolo —> Chi è Abdul Ghani Baradar: ritratto del leader dei talebani “graziato” dagli Stati Uniti tre anni fa