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Tiziano Ferro choc: «Ero alcolista e volevo morire»

15/10/2020 12:48 - Aggiornamento 15/10/2020 13:00

Su “7”, il magazine del “Corriere” in edicola e su digital edition a partire da venerdì 16 ottobre, la coraggiosa e toccante lettera scritta di pugno da Tiziano Ferro, che per la prima volta ha raccontato la dolorosa dipendenza dall’alcolismo. Una confessione a cuore aperto, per aiutare chi vuole uscire dall’abisso come lui stesso è stato capace di fare, “imprigionata” nel film-documentario “Ferro”, una produzione originale Amazon disponibile su Prime Video dal 6 novembre. Quello stesso giorno l’uscita pure di «Accetto miracoli: l’esperienza degli altri», il primo album di cover del cantante, che ha svelato al pubblico un suo lato estremamente fragile.

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tiziano ferro

Tiziano Ferro choc: «Ero alcolista e volevo morire»

«Alcolista, bulimico, gay, depresso, famoso. Pure questo, famoso, mi sembrava un difetto, forse il peggiore», così l’artista riassume la sua condizione di infelicità. A salvare Tiziano Ferro la musica: «Non sono mai stato il primo della classe, ero anonimo, non bello, per niente atletico, anzi grasso, timido, i ragazzi mi chiamavano ciccione, femminuccia, sfigato. Aspettavo che qualcuno intervenisse per difendermi, ma non succedeva mai. Vivevo perennemente frustrato, incazzato e anche umiliato. Poi ho cantato per la prima volta e il mondo è cambiato. La musica era l’unica cosa che avevo, un canale per esprimermi in un mondo nel quale non mi riconoscevo».

Tiziano Ferro

«L’alcolismo ti guarda appassire in solitudine, mentre sorridi di fronte a tutti»

L’amarezza dettata dapprima dal rapporto conflittuale con il proprio peso (da 111 chili scende a 70), all’omosessualità non dichiarata. Nel mezzo i discografici che premevano per affiancargli una donna dello schermo. 10 anni fa il coraggio di Tiziano Ferro di gettare la maschera e di fare coming out. La rinascita dopo un periodo devastante«Una sera la band mi convinse a bere. E da lì non mi sono fermato più. Bevevo quasi sempre da solo, l’alcol mi dava la forza di non pensare al dolore e alla tristezza, ma mi portava a voler morire sempre più spesso. Ho perso occasioni e amici. Io ero un alcolista», ha confessato il cantante senza tabù né riserve. «Volevo morire», ha svelato Tiziano Ferro, che nel documentario si è messo a nudo, mostrando di essere tutt’altro che invincibile: «L’alcolismo ti guarda appassire in solitudine, mentre sorridi di fronte a tutti». Leggi anche l’articolo —> Covid, Piero Chiambretti: «Di notte sono assalito dagli incubi, guardo i video girati in corsia»

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