Torino. Baby gang dietro le botte ad Eva, una tredicenne che veniva terrorizzata da mesi dagli studenti della scuola media Rosselli. La prova in un video della durata di un minuto e 27 secondi che mostra la 13enne presa a pugni soltanto perché indossava i colori della bandiera arcobaleno. Quel filmato ora è nelle mani dei Carabinieri: a consegnarlo, come scrive Lodovico Poletto su “La Stampa”, la madre di Eva, la signora Tiziana, che ha denunciato assieme alla madre dell’altra ragazza presa a schiaffi dal branco.
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Torino, aggredite 13enni per la bandiera arcobaleno: individuata baby gang
“La Stampa” spiega che i cognomi dei componenti della baby gang si sanno: era già stato tutto scritto in un esposto firmato dal preside della scuola Oscar Maroni. Un documento inviato ai carabinieri qualche tempo che rivela chiaramente i mezzi abominevoli di cui si serviva il branco per agire e intimidire le vittime. «Usano il linguaggio dell’omofonia perché è quello più facile per fare i furbi. Violenti? Forse. Ma sono tutte cose che accadono fuori da scuola. Noi abbiamo segnalato perché abbiamo compreso che questa situazione poteva diventare pericolosa», queste le parole del dirigente scolastico. Nel video, girato col cellulare, che è stato visionato da “La Stampa”, si vedono Eva e un’amica litigare col branco. Ad un primo schiaffo sono seguite risate, voci. «Adesso ti senti migliore?», ha domandato una delle giovani aggredite. Dalla finestra di una casa una signora ha assistito alla scena senza intervenire. Arrivano poi a spaccarle il naso: «Lasciatela», dice una persona. Ma arriva la botta finale: forse un pugno. Difficile dirlo con certezza perché qui il video si interrompe. E ora toccherà ai Carabinieri fare chiarezza e punire i responsabili.
«Oggi siamo tutti Eva: oggi se la prendano con tutti noi»
Per fortuna Eva e la sua amica non sono state lasciate sole: grande dimostrazione di solidarietà per loro durante l’ultimo giorno di scuola. Centinaia di ragazzi si sono presentati all’uscita con le bandiere arcobaleno disegnate in classe nella mattinata. «Oggi siamo tutti Eva: oggi se la prendano con tutti noi», ha detto un ragazzo. E pare quasi una festa al Rosselli: «La scuola non è intolleranza e omofobia», ha detto il preside Maroni. Dal cancello sporge ora una bandiera arcobaleno. È appesa e ci resterà a lungo. Leggi anche l’articolo —> Perché si festeggia oggi la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia