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Sallusti ‘asfalta’ Travaglio: «È su Conte che casca l’asino…», l’enorme differenza con Draghi

28/07/2021 11:32 - Aggiornamento 28/07/2021 11:39

Travaglio contro Draghi, è di oggi l’editoriale di Sallusti su “Libero”. «Non me ne frega niente. Come diceva Arthur Bloch, non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza…». In questi termini aveva risposto Marco Travaglio, intercettato dall’Adnkronos, a quanti lo avevano criticato per gli attacchi gratuiti al premier. A rincarare la dose l’articolo dal titolo “Il piccolo fiammiferaio”, in cui il direttore del ‘Fatto Quotidiano’ ha tirato in ballo altre espressioni irriverenti, come «Egli è onnisciente e, a dispetto delle biografie, non è nato ai Parioli, ma a Betlemme, in una mangiatoia». Meno di un’ora fa è arrivata la replica di Alessandro Sallusti, che ha elencato le differenze tra l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi e il predecessore, ora leader in pectore del M5s, Giuseppe Conte.

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Sallusti ‘asfalta’ Travaglio: «È su Conte che casca l’asino…», la differenza con Draghi

Marco Travaglio ha accusato la «consueta combriccola di spostati, falliti e leccapiedi che bivacca sui social» di aver travisato il senso del suo discorso alla festa di Articolo Uno. Il giornalista ha spiegato nel suo articolo di non aver voluto offendere la memoria dei genitori di Draghi. Tra i suoi intenti quello di rimarcare che il «governo dei migliori» sia fatto, a detta sua, interamente di “figli di papà, cioè del solito establishment, a cominciare dal premier, rampollo di un dirigente di Bankitalia, Bnl e Iri“. Ed è di questi minuti l’editoriale di Alessandro Sallusti che nelle battute iniziali osserva: «Va da sé che Mario Draghi non può tecnicamente essere “figlio di papà” in quanto orfano fin dalla tenera età, ma si sa che i giornalisti spesso buttano lì le cose senza neppure informarsi». Poi picchia duro, durissimo: «Ma questioni familiari a parte, sono interessanti le motivazioni per cui Draghi non ‘capirebbe un ca…’: per Marco Travaglio il premier ‘non sa nulla di sanità’. Ecco, parlasse un premio Nobel per la medicina, un illustre primario, un grande ricercatore non capirei l’invasione di campo ma almeno l’interessato avrebbe il titolo per farlo. Ma mi chiedo: che cavolo ne sa Marco Travaglio di Covid e sanità per dare pagelle di competenza? E soprattutto, perché tale ignoranza non venne a suo tempo rinfacciata a Giuseppe Conte che sicuramente non distingue una Aspirina da un antibiotico?». Leggi anche l’articolo —> Travaglio e l’affondo vergognoso a Draghi: chi è stato il padre Carlo, la vera storia

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«Conte si era affidato ad Arcuri, Draghi ha scelto Figliuolo»

Sallusti ricorda infatti che nella storia della Repubblica Italiana non c’è mai stato un premier con particolari competenze mediche. «A un premier è chiesta visione e capacità di scegliere gli uomini giusti al posto giusto e qui casca l’asino Travaglio: Conte si era affidato ad Arcuri (caos mascherine, banchi a rotelle e migliaia di morti), Draghi ha scelto il generale Figliuolo (90 per cento di over 70 già vaccinati, ricoveri in terapie intensive di fatto azzerati se non fosse per i no vax rimasti in circolazione)», ha rimarcato il direttore di “Libero Quotidiano”. Poi la conclusione, che suona come una stoccata a Travaglio: «Ma si sa, Dio li fa e poi li accoppia, dice il proverbio, migliori con migliori e incapaci con incapaci (infatti la domanda più frequente è: che cosa ci fa Draghi insieme a Speranza?). E anche i giornalisti seguono il loro destino perché questo sarà anche un Paese di “figli di papà” ma è anche pieno zeppo di “figli di…”. E ogni giorno c’è qualcuno che ce lo testimonia». Leggi anche l’articolo —> Travaglio offese a Draghi sul personale: il direttore del “Fatto” interviene dopo la polemica

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