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Vaccini in Italia, nella legge di bilancio 2022 soldi anche per quarta e quinta dose

07/02/2022 11:49 - Aggiornamento 07/02/2022 11:57

Vaccini in Italia – La campagna vaccinale resta la sola arma per sconfiggere definitamente la pandemia. Ne è convinto il governo Draghi. Come si legge in un articolo uscito su «Il Tempo» sono pronti circa due miliardi di euro per acquistare le dosi per tutto il prossimo anno. È quasi cinque volte l’importo previsto per il 2021. Si tratta di denaro già stanziato nella Legge di Bilancio 2022, come riporta la bozza della manovra all’articolo 82, varata dal Consiglio dei ministri.

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Vaccini in Italia, nella legge di bilancio 2022 soldi anche per quarta e quinta dose

Come riferisce «Il Tempo» il fondo per l’acquisto dei vaccini anti Covid-19 e dei farmaci per la cura dei pazienti malati di Covid istituito nella legge di Bilancio dell’anno scorso «è incrementato di 1.850 milioni di euro per l’anno 2022 da destinare all’acquisto dei vaccini anti SARS-CoV-2». L’anno scorso la fondazione disponeva di 400 milioni di euro. Una cifra decisamente importante che lascia quasi intuire che anche per il prossimo anno il Coronavirus non ci lascerà in pace. Ovviamente l’esecutivo avrà adottato questa linea seguendo le indicazioni del comitato tecnico scientifico. Anche se una buona parte di virologi ed epidemiologi si è detto sfavorevole ad una quarta e quinta dose. Il governo dunque con 1,85 miliardi di euro è pronto ad acquistare, a prezzi correnti, circa 90-100 milioni di dosi di vaccini. Che sembra sufficiente per la quarta e forse anche quinta dose. Il che pare una novità non da poco tenendo conto che finora si è sempre e solo parlato della terza dose, quella «booster», che si è rivelata particolarmente vincente contro la variante Omicron.

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Cartabellotta (Gimbe): «Abbiamo sentito più volte il generale Figliuolo dire che si vuole raggiungere il 90%, ma…»

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gambe, appare poco convinto sugli obiettivi prefissati dal commissario per l’emergenza Coronavirus. «Abbiamo sentito più volte il generale Figliuolo dire che si vuole raggiungere il 90% della platea vaccinabile con questi numeri è molto difficile capire quando questa percentuale potrà essere raggiunta: se il declino delle nuove persone vaccinate sarà ogni settimana sempre maggiore, alla fine dell’anno non arriveremo al 90%». Leggi anche l’articolo —> Covid 1.431 in terapia intensiva (+20), 229 morti e 77.029 nuovi casi: il bollettino

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