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Vaccini e trombosi, Remuzzi: «Non sono accidenti come la caduta di un aereo»

16/04/2021 12:02 - Aggiornamento 16/04/2021 12:13

Vaccini e trombosi – «Le limitazioni imposte ad AstraZeneca e Johnson & Johnson non rappresentano un fallimento e non sono neppure un errore. Anzi, dovrebbero aumentare la fiducia nei vaccini da parte della gente». Così in un’intervista al “Corriere della Sera” è il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri.

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Remuzzi

Vaccini e trombosi, Remuzzi: «Ecco perché i casi vanno indagati»

A detta del professor Remuzzi «invece di fare il processo alla comunicazione delle due case farmaceutiche, anche loro alle prese con la prima pandemia della loro storia recente, sarebbe meglio ricordare che la scienza avanza sempre per approssimazioni successive. Più si fa, più si capisce». Secondo il direttore dell’Istituto Mario Negri «proprio il fatto che appena si vede un problema, per quanto raro, ci si ferma e si cerca di capire, deve aumentare la fiducia delle persone nel nostro sistema di controllo. Quella che chiamano confusione, in realta’ sono nuove informazioni». E ancora: «Le complicanze trombotiche associate ai vaccini a vettore virale come AstraZeneca e Johnson & Johnson sono molto rare, 222 casi su 34 milioni di dosi nel primo caso, 6 casi su 7 milioni nel secondo, quasi sempre su donne sotto i sessant’anni di eta». Per questo «non bisogna soffiare sulle paure, ma non bisogna neppure esagerare dall’altra parte, perché potrebbe essere controproducente. Quelle trombosi, in quelle sedi del corpo, non sono frequenti, soprattutto non nelle giovani donne. È molto probabile che siano legate al vaccino. Non può essere una coincidenza, un accidente come la caduta di un aereo o il morso di un cane».

Remuzzi

«I medici devono sapere»

Per Remuzzi «i medici devono comunque sapere che questa cosa può succedere. E devono sapere quali sono i sintomi che manifestano le persone più soggette a questi effetti indesiderati». Poi le conclusioni: «Queste trombosi avvengono a causa di una reazione immune, dovuta alla formazione di anticorpi che agiscono contro le piastrine in un modo del tutto particolare che proprio in queste settimane abbiamo cominciato a conoscere. Su più di cento milioni di americani vaccinati con Pfizer e Moderna non si sono verificati casi simili». Leggi anche l’articolo —> Riaperture in Italia, il generale Figliuolo frena: «Solo dopo vaccino agli over 70»