Variante Omicron, i sintomi quali sono? Facciamo chiarezza. «Appena osservato: un cluster piccolo di variante dal Sudafrica con un profilo di mutazioni veramente orribile». È con questo tweet che Thomas Peacock, virologo dell’Imperial College di Londra, ha gettato nel panico un po’ tutti i Paesi. Il nuovo ceppo, riscontrato per la prima volta in Sudafrica, a cui è stato assegnato il nome in codice B.1.1.529, fa paura: il timore che è questa variante, arrivata anche in Italia, possa “bucare” i vaccini. Ad ogni modo, gli studi sono ancora in corso: il paziente zero di origini campane, che aveva ricevuto due dosi, è sotto osservazione.
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Variante Omicron, quali sono i sintomi: perché B.1.1.529 fa così paura, cosa sappiamo
«È abbastanza preoccupante», le parole di Alessandro Carabelli, ricercatore italiano, direttore di uno dei gruppi di studio del consorzio inglese Cog-Uk che monitora le varianti. «Ha 32 mutazioni sulla proteina spike, che sono un numero molto grande e si sono accumulate in un tempo rapidissimo», ha aggiunto Carabelli. «Ha sia le mutazioni che rendono il virus più contagioso, sia quelle che potrebbero confondere gli anticorpi. Sappiamo che i punti che i nostri anticorpi usano per riconoscere la spike sono localizzati in 4 regioni. B.1.1.529 ha mutazioni in tutte e quattro queste regioni», ha chiarito l’esperto. Dichiarazioni che destano preoccupazione, ma non si sa ancora se effettivamente gli anticorpi dei guariti e dei vaccinati fatichino a riconoscere il nuovo ceppo, e dunque ci proteggano meno. Serviranno ancora almeno due-tre settimane di monitoraggio e test in laboratorio per avere notizie più certe. L’Oms sta monitorando con attenzione la situazione. I primi casi sequenziati sono stati segnalati separatamente a partire dal 24 novembre da laboratori di Botswana, Hong Kong (dove la variante è arrivata attraverso un viaggiatore) e Sudafrica.
La mutazione ha un profilo genetico giudicato dagli esperti “sfavorevole” e “preoccupante”
Quali sono i sintomi della variante Omicron? Gli stessi di sempre. La mutazione ha un profilo genetico giudicato «sfavorevole» e definito dagli scienziati preoccupante. Difatti il ceppo, che sta mettendo in agitazione il mondo, presenta contemporaneamente quasi tutte le mutazioni che si conoscono dalle varianti Alfa, Beta, Gamma e Delta, più altre nuove. Il National Institute for Communicable Diseases (NICD) sudafricano, l’istituto pubblico di riferimento sulle malattie infettive, ha parlato di sintomi simili alle precedenti versioni del virus. Basti pensare che i familiari del paziente zero italiano pare siano tutti asintomatici. Leggi anche l’articolo —> Massimo Galli, opinione drastica sul vaccino: “Terza e quarta dose potrebbero non bastare”