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Luca Piscopo morto dopo aver mangiato sushi, ristorante sotto sequestro: verità dall’autopsia

17/12/2021 12:33

È stato messo sotto sequestro il ristorante del Vomero, dove Luca Piscopo, il 15enne morto lo scorso 2 dicembre a Soccavo, era andato a pranzare con alcune amiche pochi giorni prima. Come precisa “Fanpage” si tratta di una misura di carattere preventivo. Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Napoli nella giornata di ieri, giovedì 16 dicembre. La scomparsa del giovane è ancora avvolta nel mistero. La verità sul caso con buona probabilità arriverà con l’autopsia di cui si attendono i risultati.

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Luca Piscopo morto dopo aver mangiato sushi, ristorante sotto sequestro: verità dall’autopsia

Non è ancora risolto il giallo di Luca Piscopo, il ragazzo di 15 anni morto a Napoli, pochi giorni dopo aver mangiato un pasto in un ristorante di sushi. Il locale in questione si trova ora sotto sequestro. Il giovane si era recato lì insieme ad alcune amiche lo scorso 23 novembre. Il provvedimento, come spiega «Leggo», è stato eseguito dai carabinieri del Nas ieri sera, come dimostra la notifica affissa all’ingresso del locale. I carabinieri erano già stati nel ristorante, di proprietà di un cittadino cinese, il giorno dopo il decesso di Luca.

Allora gli agenti avevano sequestrato alimenti privi di tracciabilità e ritenuti in cattivo stato di conservazione. Anche ieri il Nas ha prelevato alimenti finalizzati a delle analisi accurate. La svolta però si avrà con i risultati dell’esame autoptico fatto sul corpo del ragazzo, ritrovato morto nel suo letto dai genitori, preoccupati che non si fosse svegliato per andare a scuola. I risultati arriveranno a giorni, come ha chiarito il legale di famiglia.

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L’avvocato Borelli: «La famiglia vuole sia fatta chiarezza»

“Luca era in perfetta salute, ed era amato da tutti”, ha spiegato l’avvocato Marianna Borrelli a “Fanpage”. “La famiglia non vuole colpevolizzare nessuno, ma vuole sia fatta chiarezza e comprendere cosa sai accaduto dopo quel pranzo del 23 novembre. Ora attendiamo i risultati autoptici e tutta la documentazione che verrà depositata”, ha aggiunto ancora la legale. Leggi anche l’articolo —> Roma, un’altra donna sfregiata dall’acido: è gravissima

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