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In arrivo la zona bianca, cosa prevede: le prime regioni che possono sperare di riaprire

14/01/2021 10:13 - Aggiornamento 14/01/2021 10:22

Zona bianca cosa prevede, le nuove regole – 14 gennaio 2021. Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato nella giornata di ieri, un decreto-legge che introduce nuove disposizioni urgenti per il contenimento della pandemia. Come si apprende in una nota diffusa da palazzo Chigi, il decreto conferma, fino al 15 febbraio, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, tranne che per motivi di salute, necessità o lavoro, ma presenta alcune novità. In primis l’ingresso di una nuova colorazione: la zona bianca.

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In arrivo la zona bianca, cosa prevede: le prime regioni che possono sperare di riaprire

Tra le nuove del decreto appena approvato l’introduzione tra le fasce colorate della zona bianca, oltre alla zona gialla, arancione e rossa. In tale area sarà consentito proprio in virtù della bassa circolazione del virus di tenere aperte quasi tutte le attività. La nascita della zona bianca però non ne implica l’immediato impiego. È altamente improbabile infatti che questo scenario possa verificarsi in qualche regione italiana nei prossimi giorni. Una precisazione, tra l’altro, arrivata dallo stesso ministro della Salute, che ritiene difficile che la fascia bianca “possa scattare nel breve tempo”. Perché allora introdurla già adesso? Probabilmente per dare un segnale di “speranza” ai cittadini. Ad ogni modo Toscana, Abruzzo e Liguria sono le regioni che, avendo meno contagi in proporzione alla popolazione, potrebbero sperare in una promozione alla zona bianca, ma tutto dipenderà dalla tenuta dei reparti Covid.

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Lo scenario di tipo 1 e il ritorno graduale alla normalità

La zona bianca corrisponderebbe allo scenario di ‘tipo 1′, vale a dire quello con un livello di rischio “basso” e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. “In area ‘bianca’ non si applicano le misure restrittive previste dai Dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree possono comunque essere adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico”, si legge nella nota. In una situazione di questo tipo si potrà tornare gradualmente alla normalità: potranno riaprire palestre e piscine, ma anche teatri, cinema, sale da concerto. Le scuole superiori potranno lasciare la didattica a distanza. Bar e ristoranti potranno rimanere aperti ai clienti anche la sera. Fermo restando che anche in zona bianca bisognerà indossa la mascherina e permarrà il divieto di assembramento.

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Zona bianca in che consiste: nell’ultimo decreto in arrivo una nuova colorazione, cosa accadrà dal 16 gennaio al 5 marzo

Cosa accadrà nelle prossime settimane? Dal 16 gennaio e fino al 5 marzo sull’intero territorio nazionale “è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione”, si legge sempre nella nota. La misura è estesa ai figli minori di 14 anni o alle persone disabili o non autosufficienti. Lo spostamento può avvenire all’interno della stessa Regione, se si parla di aree gialle; e all’interno dello stesso Comune, se si considerano le aree arancioni o rosse. Leggi anche l’articolo —> Crisi di governo, Conte: “Sono rammaricato, ci ho provato in tutti i modi”