Zucchero Fornaciari ha scelto di aggiungere sei nuove canzoni al suo album “D.O.C.”, già Disco d’oro, che dall’11 dicembre è tornato (in versione doppio cd, in digitale e, in esclusiva per Amazon, in triplo vinile) con il titolo “D.O.C. Deluxe”. Un regalo di Mr. Fornaciari ai suoi fan, che troveranno spassosa l’intervista che il cantante ha concesso a “Tv Sorrisi e Canzoni”. Nel corso della chiacchierata l’artista ha parlato della genesi di alcuni brani e del rapporto con Sting; infine ha svelato curiosi retroscena su alcuni cavalli di battaglia del suo incredibile repertorio.
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Zucchero Fornaciari spiazza tutti: «Mi dicevo: dove vado con questo “dududù”?», la verità su “Donne”
Zucchero avrebbe tratto ispirazione dal periodo di isolamento: «Il primo mese ero un po’ spaesato. Ero abituato ad altri ritmi e poi mentalmente ero già in un tour di 150 concerti in giro per il mondo. Poi, la fortuna di avere una casa con tanta terra e degli animali ha fatto sì che mi riabituassi a dei ritmi più lenti, a pensare a cosa fare o non fare. Piano piano è venuta anche la voglia di mettermi a scrivere, che è un processo molto diverso dall’essere in tour: lì è tutto adrenalina, ogni giorno vai e, in un certo senso, devi fare solo quella cosa lì. Invece stare chiuso in studio è un lavoro un po’ più… francescano». A proposito del brano “September”, cantato con Sting, l’artista ha detto: «È stato l’ultimo pezzo che ho scritto. Inaspettato, tra l’altro. Avevo già chiuso l’album. Sting mi ha chiamato agli inizi di giugno e mi ha detto che aveva composto questa melodia, che sentiva molto italiana, e mi ha chiesto di scrivere un testo. Ci abbiamo lavorato qualche settimana tra casa mia e la sua, nel Chianti, dove ha uno studio molto attrezzato. Non sapevo neppure se l’avrei usata… Invece eccola qui: anche lui l’ha inserita nel nuovo disco. Siamo amici da 30 anni, ci siamo sempre rispettati: abbiamo fatto tante cose insieme, compreso un mini-tour negli stadi dove io ero ospite».
L’amicizia con Sting dura da trent’anni
L’incontro tra Zucchero e Sting negli anni Novanta: «Andai a casa sua, in Toscana, portato da un amico comune. Dopo la cena Sting mi fa: “Domani battezziamo nostra figlia e lo vogliamo fare qui in Italia: ti va di farmi da padrino?”. È partita così. Poi lui mi ha chiesto di fare l’adattamento in italiano di “Mad about you”, ovvero “Muoio per te”, e da allora non ci siamo più persi di vista». L’artista ha svelato infine di avere “poco fiuto”: non pochi pezzi suoi hanno riscosso un successo inaspettato.«Sono uno specialista nel fare le canzoni e non capirne il potenziale. La prima fu “Senza una donna”. Io non volevo neanche metterla nell’album perché mi sembrava commerciale, troppo semplice. Devo ringraziare il produttore Corrado Rustici e il mio manager di allora che mi diedero del pazzo. Avevano ragione, perché poi fu un successo mondiale», ha dichiarato Zucchero. E ancora: «Un’altra è “Per colpa di chi?”, che a me sembrava una canzoncina allegra, da cantare in trattoria. Ma ce ne sono state tante! “Donne”, per esempio, con quel suo “dududù”. Mi dicevo: dove vado con questo “dududù”?», ha concluso il 65enne. Leggi anche l’articolo —> Zucchero cantante età, altezza, peso, moglie, figli: tutte le curiosità su Sugar (FOTO)