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Adesso Giorgia Meloni si dice “leale” e parla di proposte a Draghi

09/02/2021 12:13 - Aggiornamento 19/02/2024 13:28

Così parlò Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. “Ho mandato al presidente incaricato una serie di documenti in vista del nostro incontro di domani, come mi ero impegnata a fare durante il nostro precedente incontro, con le principali proposte di Fratelli d’Italia, per esempio in materia di sostegno al nostro tessuto produttivo, di lotta all’immigrazione incontrollata, sul Recovery plan e come lo vorremmo integrare, su alcune cose strane che sono accadute sulla gestione commissariale di Arcuri, su alcuni dei principali dossier aperti”. La leader di Fratelli d’Italia parla della posizione del suo partito nei confronti del nascente governo Draghi in un’intervista a Quarta Repubblica.

giorgia meloni

Nulla di particolarmente nuovo nella strategia della Meloni: rivendica “lealtà”, ma solo dopo aver detto un “no” di comodo ad un governo che ha tutte le caratteristiche dell’esecutivo istituzionale e di emergenza immaginato da Mattarella. Un “no” che fa comodo, vista la scelta più rischiosa del principale competitor a destra, la Lega. Un “no” che permette a Giorgia Meloni di mantenere una posizione di rendita elettorale fino alla scadenza della legislatura, nel 2023.

Giorgia Meloni tra affermazioni surreali e “avvertimenti” a Salvini

Giorgia Meloni conclude la prima parte dell’intervista a Quarta Repubblica con una delle sue classiche affermazioni surreali, rivendicando una responsabilità di Fratelli d’Italia che in questi quasi tre anni di legislatura non si è mai vista in nessuna dichiarazione né tantomeno nei fatti, in Parlamento. “Credo –  dice – che alla fine Mario Draghi potrebbe scoprire che c’è un partito di opposizione che ha cuore il destino dell’Italia e che potrebbe rilevarsi a tratti più leale di alcuni partiti della maggioranza”.

E poi rincara la dose rivendicando la “purezza” di Fdi, che a suo dire non avrebbe ambizioni di potere, di poltrone. Per la Meloni il suo partito è leale “non fosse altro perché noi proviamo a dare una mano senza chiedere in campo di fare i ministri. Non intendo polemizzare con gli alleati e non lo farò. Rispetto le scelte degli alleati anche se non le condivido, chiedo lo stesso rispetto per la scelta di Fratelli d’Italia”, dice mandando un messaggio all’amico-nemico Salvini.

“Come sono convinta della mia scelta, quindi non ho bisogno di giudicare le scelte degli altri, confido che gli altri siano convinti delle loro scelte e quindi non abbiano bisogno di giudicare la mia”, dice. “Se Salvini diventasse ministro in questo contesto potrei essere contenta, però temo che Salvini diventasse ministro questo significherebbe che avremmo ministro anche Zingaretti, Di Maio, Speranza, lo scenario diventa è un po’ più fosco”, aggiunge.

Le “proposte” di Giorgia Meloni al premier incaricato

Il capitolo proposte segna ancora una volta il distacco dalla realtà di Giorgia Meloni, che continua a sostenere una presunta responsabilità del suo partito, mai vista nelle parole e nei fatti in questi tre anni d’opposizione, pur avendo avuto molte occasioni per esprimerla.

“Fratelli d’Italia – scrive Meloni in una lettera inviata a Draghi insieme a sei schede sintetiche con le principali proposte di Fdi sulle grandi priorità (a suo dire, ovviamente) dell’Italia – mantiene sempre gli impegni. In occasione del primo giro di consultazioni, Le abbiamo comunicato la nostra decisione di non far parte del nascituro governo da Lei presieduto, non per avversione preconcetta nei Suoi riguardi ma perché convinti che una maggioranza parlamentare eterogenea e litigiosa non possa gestire la difficile fase che attende l’Italia”.

giorgia meloni monte bianco

“L’opposizione patriottica” che non abbiamo mai visto

“Con la stessa franchezza –  aggiunge la leader di Fdi – Le abbiamo assicurato, al contempo, che Fratelli d’Italia si comporterà, come sempre, da opposizione patriottica che non farà mai mancare il suo contributo a sostegno delle misure utili alla Nazione. Nel corso dell’incontro, abbiamo preso l’impegno di farLe avere prima del secondo giro di consultazioni le principali proposte di Fdi sulle grandi priorità che attendono la Nazione nei prossimi mesi. Fedeli a quella promessa, Le inviamo sei schede sintetiche su altrettanti macro-temi che riassumono le misure che Fratelli d’Italia ha già sottoposto all’attenzione del governo uscente ma che non sono state tenute in alcuna considerazione, forse neppure mai lette”.

Insomma, Meloni insiste a tirarsi la zappa sui piedi. Stiamo fuori dal governo di “responsabilità nazionale”, ma siamo responsabili; siamo un’opposizione patriottica, ma nei fatti e nelle parole no; conosciamo le priorità del Paese, per questo ci occupiamo delle emergenze vere, come lo spostamento del confine tra Francia e Italia sul Monte Bianco. Avanti così Giorgia, finalmente anche a destra gli italiani potranno aprire gli occhi e scegliere. >> I retroscena di politica italiana

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