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La vergogna del cordoglio social per il boss della camorra Raffaele Cutolo

18/02/2021 19:01

Il boss fondatore della Nco, Raffaele Cutolo, è deceduto ieri, 17 febbraio 2021. Allo spargersi della notizia tanti sono stati i commenti sui social. C’è infatti chi dice «finalmente» e invece ci sono state alcune persone che invece hanno commentato affermando: «Sei stato un uomo d’onore». Ecco una carrellata di commenti scioccanti dopo la arte del boss.

>> Morto Raffaele Cutolo, boss della camorra era il carcerato più anziano al 41bis

Raffaele Cutolo

Raffaele Cutolo: dopo la morte spurato i commenti sui social

A poche ore dalla morte del boss mafioso Raffaele Cutolo, tanti sono stati i commenti e messaggi indirizzati alla vicenda. C’è chi tira un sospiro di sollievo e afferma: «finalmente» e chi invece che lo onora. Raffaele Cutolo è stato il fondatore e capo della nuova camorra organizzata di Ottaviano a Napoli. Da tempo malato, era stato ricoverato nel reparto sanitario del carcere di Parma dove ha trascorso gli ultimi momenti della sua vita. A 79 anni, era il detenuto più anziano al 41bis in tutta Italia. Dopo qualche ora dalla sua morte il web si è cosparso di commenti volti al boss. Ecco allora che c’è chi afferma: «Tu sì che eri un grande uomo, ti sei fatto la galera con dignità» oppure «Una vita in carcere, ora spero che tu possa essere in pace». E ancora, incredibilmente, c’è stato qualcuno che ha affermato pubblicamente: «Sei stato un grande, resterai nella storia», «Riposa in pace professore»«Sei stato un uomo d’onore»«Non ti sei mai pentito per avere benefici, sei stato un camorrista con la c maiuscola». Questi sono solo alcuni commenti.

Raffaele Cutolo

I commenti dei più vicini al boss

Ad Ottaviano, invece, parla in sindaco, Luca Capasso che afferma: «Una brutta pagina, per un paese che ha storia e civiltà». Sotto casa della famiglia Cutolo risponde la sorella del boss che dichiara: «Io non ho nulla da dire. Non si sa come e quando si svolgeranno i funerali». Spende qualche parola anche Gaetano Aufiero, storico difensore di Raffaele Cutolo, che confessa: «Mantenere al carcere duro una persona affetta da demenza senile perché costituirebbe un simbolo per la criminalità organizzata, è stata una pagina incivile che dà conto non della forza ma della debolezza dello Stato». >> tutte le news di Urbanpost 

 

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