Vicepresidente del Senato della Repubblica, Paola Taverna – finita al centro di alcune polemiche per le mancate restituzioni – è oggi nel mirino di alcuni grillini. A riferirlo ilGiornale.it. Da tempo in forza al Movimento 5 Stelle, la Taverna viene descritta dai colleghi come una ‘dissidente nascosta’, delusa per essere stata esclusa dal nuovo governo. È in particolare Filippo Gallinella, presidente della Commissione Agricoltura alla Camera, a puntare il faro sulla vicepresidente romana.
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Paola Taverna oggi, le indiscrezioni sulla vicepresidente
“All’inizio di questa legislatura – scrive Gallinella sul proprio profilo Facebook pubblicando lo screenshot di un articolo in cui la Taverna afferma di aver donato le sue indennità – avevamo preso un impegno, tra i tanti: quello di rinunciare all’indennità di carica”. “Si vede – aggiunge il pentastellato – che le regole valgono solo per alcuni. Avendo più volte segnalato la cosa senza avere risposta, da domani la richiederò anche io e la donerò come la collega Paola Taverna”. Non l’unico colpo per la vicepresidente del Senato. Vista da alcuni colleghi come ‘dissidente nascosta’, della Taverna è stato detto: “Paola gioca con due mazzi di carte: – questa la confessione di una grillina ‘anonima’ a ilGiornale.it – un po’ fa la governista e un po’ la dissidente, mimetizzandosi nelle parole del suo ‘portavoce’ Dessì. Facile così…”.
“Paola voleva fare la vice premier nel governo Draghi”
Le indiscrezioni sulla Taverna non sembrano esaurirsi: è sempre ilGiornale.it a riportare le curiosità sulla vicepresidente. Riferite, questa volta, da “un grillino facente parte del vecchio governo”. “Paola – confessa il pentastellato – voleva fare la vice premier nel governo Draghi. Sembra fantascienza, ma è così. E da quando ciò non è avvenuto è iniziato il suo mal di pancia”. Da qui l’interesse ambiguo della Taverna: “con un occhio rivolto al M5S” e con un altro alle mosse di Alessandro Di Battista, ormai ex pentastellato. “Dibba – conclude il grillino al quotidiano milanese – voleva un ministero. Poi la cosa non è andata in porto e ha iniziato a fare al suo solito la guerra a tutto e a tutti, fino al punto che sappiamo. Ma adesso viene il bello: approfittando del suo legame con Paragone, sta cercando di spingere i colleghi fuoriusciti verso Italexit. Roba da rabbrividire”. >> Media sondaggi Termometro Politico: brutte notizie per i partiti di centro-sinistra