Produzione vaccini anti Covid in Italia, “saremo pronti solo per l’inizio del prossimo anno”, a gennaio 2022 quindi. A dirlo è Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, l’associazione che riunisce le aziende dell’industria farmaceutica italiana. “E’ probabile che serviranno tanti vaccini anche in futuro, non solo contro il covid. Con il ministro Giorgetti stiamo facendo un grande lavoro per il bene dell’Italia e dell’Europa. Il discorso della produzione dei vaccini con il precedente governo non si è mai affrontato, bene che il tema si affronti ora”, ha detto ai microfoni di Radio Cusano Campus. (segue dopo la foto)
Produzione vaccini in Italia, Farmindustria: “E’ una strategia a lungo termine, per metterci al riparo da altre pandemie”
Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. Il numero uno degli industriali farmaceutici ha parlato dei “tavoli” al Mise per la produzione dei vaccini in Italia. “E’ stata fatta una cosa bella e senza precedenti”, ha detto. “Si sta pensando in ottica strategica di avere anche il nostro Paese più coinvolto nella produzioni di vaccini, non solo contro il covid. I vaccini – ha affermato Scaccabarozzi – stanno arrivando e fra qualche mese saremo a regime, però gli esperti dicono che è possibile che i vaccini contro il covid dovranno essere fatti anche nei prossimi anni”.
“E questa potrebbe non essere l’ultima pandemia”, ha proseguito. “Quindi stiamo facendo questo lavoro per dare un contributo importante alla produzione mondiale di vaccini. E’ chiaro che si parla in un’ottica strategica, ma nel breve termine, vogliamo farci trovare pronti per l’inizio del prossimo anno. Avere l’Italia che produrrà il vaccino vuol dire averla nel network di produzione europeo”.
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“Stiamo facendo un grande lavoro per il bene dell’Italia e dell’Europa, ringrazio il ministro Giorgetti”
“Si è parlato anche di un possibile polo pubblico-privato per la ricerca, ma stiamo cercando di mettere in contatto coloro che i vaccini li hanno scoperti con qualcuno che può dare una mano ad aumentare la produzione”, ha detto il numero uno di Farmindustria. Il problema è che il processo per la produzione di un vaccino richiede macchine particolari, che abbiano il tempo di lavorare, ci vogliono 4-6 mesi dal momento in cui la macchina è operativa. Tutto questo processo è lungo e ci sono produttori che possono fare una parte o l’altra del processo”.
“Ringrazio il ministro Giorgetti – ha detto Scaccabarozzi – perché stiamo facendo un grande lavoro per il bene dell’Italia e dell’Europa. Spesso si vede il privato come qualcosa di staccato, ma ormai la ricerca non può essere solo pubblica o solo privata, la ricerca è un percorso lungo ed oneroso, quindi le collaborazioni tra pubblico e privato devono esserci. Bene che partecipi ai tavoli anche il generale Figliuolo che ho visto all’opera e mi sembra una persona molto concreta e pragmatica. Governo Conte? Il discorso della produzione dei vaccini con il precedente governo non si è mai affrontato – ha concluso il presidente di Farmindustria – ma bisogna dire che i vaccini sono stati approvati da poco, comunque bene che il tema si affronti ora”. >> Le notizie sulla salute