Vai al contenuto

Primo round Lega-PD, Salvini: “Enrico, stai sereno”

21/03/2021 11:44

Ci chiedevamo tutti quando sarebbero arrivati i primi scontri all’interno della maggioranza, e alla fine non abbiamo dovuto aspettare nemmeno così tanto. Eccolo lì, il primo faccia a faccia tra Enrico Letta e Matteo Salvini nel governo Draghi. Il neo segretario dem ha accusato il capo del Carroccio di aver “tenuto in ostaggio per il pomeriggio un Cdm”, e dal canto suo Salvini ha avuto la risposta pronta. “Enrico stai sereno”, ha replicato. E in quel momento Letta deve aver vissuto un déjà vu. Ma da cosa nascono i primi screzi? Ovviamente, da un’idea di priorità molto differente. D’altronde, era ovvio che prima o poi si sarebbero verificati. Semplicemente non sapevamo quanto avrebbero resistito.

Letta Salvini, il primo scontro della maggioranza

Chissà se Draghi sarà in grado di tenere l’equilibrio di un governo formato da forze così diverse e sempre pronte a scoppiare le une contro le altre. Il primo battibecco tra dem e leghisti, o meglio tra Letta e Salvini è arrivato alla conclusione dell’ultimo Consiglio dei ministri “sul condono”, come lo ha definito il Premier. A scagliare il primo colpo è stato il neo segretario dem, che senza lasciare nessuna libera interpretazione ha dichiarato: “Molto bene. Il decreto interviene su salute, scuola, turismo, cultura e aiuti a lavoratori e imprese. Bene Draghi. Bene i ministri. Male, molto male che un segretario di partito tenga in ostaggio per un pomeriggio il Cdm (senza peraltro risultati). Pessimo inizio Salvini“. Queste parole accompagnano i festeggiamenti e le rivendicazioni del leader leghista riguardo al condono, vittoria però molto limitata rispetto alle richieste.

La replica di Salvini a Letta non si è fatta attendere. Anche perché, lo ha dimostrato molte volte, il leader del Carroccio ha sempre la risposta pronta. Ed eccola lì: “C’è chi pensa allo Ius soli e c’è chi pensa ad aiutare gli italiani in difficoltà con un decreto da 32 miliardi. Basta con le polemiche. Enrico stai sereno“. Le ultime tre parole arrivano come un fulmine a ciel sereno in casa Letta. E lo riportano immediatamente al 2014. A Matteo Renzi, all’hashtag che ha preceduto il suo contropiede. Al passaggio della campanella.

ARTICOLO | Nuovo piano vaccinale, Draghi: «Farò AstraZeneca, mio figlio l’ha già fatto»

ARTICOLO | Stralcio cartelle fino a 5mila euro, approvato il condono nel Decreto Sostegno: chi rientra

letta-salvini

Letta: “La risposta di Salvini alle mie critiche? #Staisereno… Apperò”

Salvini ha già definito questi primi scontri con Letta “inesistenti”, ma nonostante ciò non è passato molto prima che tornasse sull’argomento. Uscendo dall’aula nel quale si è tenuta l’udienza preliminare sul caso Open Arms, prima ha ribadito il suo rapporto positivo con Palazzo Chigi e con Mario Draghi, con il quale sta creando un rapporto personale. “Lavoro benissimo con il presidente Draghi, stiamo maturando una conoscenza personale quasi quotidiana. Anche ieri abbiamo trovato una posizione positiva”, ha detto. Poi è passato a Letta. “Mi dispiace che l segretario del PD ogni giorno ne debba inventare una per ricordarsi di esistere“. Ma neppure questa volta Letta si è tirato indietro dal replicare: “La risposta di Salvini alle mie critiche? #Staisereno… Apperò”.

Tra l’altro, le difficoltà di Enrico Letta non si esauriscono nelle lotte interne alla maggioranza e nelle visioni di lavoro differenti che possono avere Lega e Partito Democratico. Il nuovo segretario deve fronteggiare anche il caos interno che sta crescendo nel partito. Le principali tensioni, infatti, sono quelle con il gruppo di ex renziani, un gruppo che detiene la maggioranza rispetto al Nazareno. Anche se Renzi sembra mandare messaggi positivi: “A Letta va il mio sincero augurio di buon lavoro, rappresenta oggettivamente una svolta rispetto all’epoca di Zingaretti”, ha dichiarato. Ma sappiamo tutti che le rassicurazioni di Renzi durano il tempo che trovano.

Tra l’altro, il leader parla di discontinuità perchè vorrebbe vedere uno strappo con il Movimento 5 Stelle: “Diritti, giustizia, sud e lavoro. Volentieri accogliamo la sfida riformista del PD dicendo che siamo pronti al confronto su tutti i punti, ma che va spezzata insieme la catena d’odio che la politica italiana ha creato in questi anni e che ha un grande responsabile: l’atteggiamento di Beppe Grillo“. >> Tutte le notizie di UrbanPost