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Addio al Green Pass in Italia, Clementi fiducioso: «Intravediamo la discesa»

24/01/2022 10:47 - Aggiornamento 24/01/2022 10:50

Green Pass, abolizione in Italia quando? Sull’«HuffPost» l’intervista a Massimo Clementi, direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano, co-fondatore e presidente della Società Italiana di Virologia, che si è detto ottimista sull’andamento della quarta ondata. «Siamo più o meno al picco, calcolando i dati sull’intero paese. Se invece scorporiamo quelli di Lombardia e dell’Emilia Romagna – che sono state le prime ad avere una diffusione massiccia di Omicron – notiamo che i dati stanno già diminuendo: l’apice qui è già stato raggiunto», ha spiegato l’esperto.

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Addio al Green Pass in Italia, Clementi fiducioso: «Intravediamo la discesa»

«Il paradigma di Omicron è stato diverso dalle altre varianti. Abbiamo visto una rapidissima e grandissima diffusione, molto probabilmente più di quella registrata, visto l’alto numero di asintomatici tra i vaccinati. Malgrado questo il numero di morti e ospedalizzati è rimasto molto contenuto. In Inghilterra, primo paese europeo a sperimentare una massiccia diffusione di Omicron, c’è stata una fiammata, seguita a un decremento. Probabilmente anche noi ci stiamo avvicinando a questa fase», ha spiegato il professor Clementi nell’intervista all’«HuffPost».

«Bisogna certamente mantenere l’attenzione sui casi ospedalizzati, che riguardano principalmente i non vaccinati. Ma altrettanto bisogna favorire una migliore qualità di vita per coloro che avendo ricevuto l’iniezione rischiano relativamente poco con Omicron e possono essere considerati meno problematici. Sarebbe un segnale di incoraggiamento di cui le persone hanno bisogno per continuare a credere nella campagna vaccinale», ha specificato poi il direttore del laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano.

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«La strada per sconfiggere il virus: la vaccinazione»

«Le persone hanno bisogno di continuare a credere nella campagna vaccinale: se venisse confermata la discesa dei contagi, sarebbe un segnale di incoraggiamento allentare le restrizioni. Il Governo potrebbe anche iniziare a ragionare su come mettere da parte il Green Pass», ha detto il professor Clementi. Ma ci sono oggi i presupposti per accantonare la certificazione verde? «Più che una discussione scientifica è diventata per molti versi una discussione politica. C’entrano i rapporti tra controllo della pandemia e attività economiche. Per quello che mi riguarda, il Green Pass può essere considerato utile se considerato straordinario, da utilizzare nei periodi in cui non se ne può fare a meno. Se dovessero scendere i contagi, considerando che stiamo andando verso una stagione primaverile e dunque più avversa al virus, bisognerebbe a piano a piano eliminarlo, lasciandolo solo per i posti più problematici», ha affermato il virologo.

«La strada per sconfiggere il virus: la vaccinazione. Più gente viene convinta a vaccinarsi, maggiore è il regalo che facciamo agli ospedali, scongiurandone la saturazione», ha sottolineato Clementi. Quando potremmo invece dire addio al Coronavirus? «Ce lo porteremo dietro ancora per un po’, ma bisogna vedere chi ci portiamo dietro. Se il virus si presenterà stagionalmente, potremmo controllarlo con un vaccino annuale da fare a inizio inverno, darà infezioni respiratorie di minore entità, significa che potremo conviverci. Il 2022 dovrebbe essere l’anno in cui vedremo questa svolta».

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