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Covid, Speranza: «Non siamo ancora fuori dalla fase più difficile»

10/10/2020 11:54 - Aggiornamento 13/10/2020 18:50

«Non siamo ancora fuori dalla fase più difficile. Bisogna mantenere con forza tutte le misure di sicurezza, con determinazione, per poter continuare ad avere ancora numeri meno alti di quelli che si registrano in altri paesi europei». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un intervento video ai lavori conclusivi dell’incontro su ‘La sanità post Covid-19’ al teatro Bellini di Catania.

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Speranza

Covid, Speranza: «Non siamo ancora fuori dalla fase più difficile»

«Chi sostiene che le misure di prevenzione siano soltanto lacci e lacciuoli dice una enorme sciocchezza. Soltanto un Paese sicuro può correre più veloce e ripartire con più energia e determinazione», ha aggiunto il ministro della Salute. «La parola chiave è prossimità, con una sistema sanitario che si avvicina ai problemi reali delle persone. Una rete dal basso. Dobbiamo farlo tutti insieme. Dobbiamo costruire un grande “Patto Paese” perché il futuro dell’Italia passa per il suo sistema sanitario nazionale», ha rimarcato il 41enne. «La lezione del Coronavirus ci dice che il sistema sanitario nazionale è la cosa più importante che abbiamo. Dobbiamo ricominciare ad investire. Per troppi anni la spesa sanitaria è stata penalizzata. Oggi il virus ci consente di cambiare marcia», ha continuato Speranza, che poi ha concluso: «Siamo soltanto all’inizio e dobbiamo usare tutti gli strumenti che abbiamo per mettere benzina nel sistema sanitario nazionale». 

Si teme seconda ondata, l’ultimo bollettino di ieri diramato dal Ministero della Salute: 5.372 nuovi casi e 28 morti

L’ultimo bollettino diramato dal Ministero della Salute mostra il trend negativo in aumento. I dati di ieri, 9 ottobre 2020, erano tutt’altro che incoraggianti. In Italia nelle ultime 24 ore si sono registrati ben 5.372 nuovi casi (343.770 il dato complessivo) e 28 morti. Il numero delle vittime dall’inizio della pandemia è salito così a 36.111. In crescita anche il conto dei ricoverati in terapia intensiva (387, + 29 rispetto a ieri). Sono stati 129.471 i tamponi eseguiti: le Regioni dove il Covid-19 sta colpendo più duro sono Campania, Lombardia e Lazio. Leggi anche l’articolo —> Coronavirus Italia oggi, Iss: «1.181 nuovi focolai, per la prima volta elementi di criticità»

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