Svolta nell’inchiesta sull‘incidente della funivia Stresa Mottarone, nel quale domenica scorsa 14 persone hanno perso la vita e un bambino è rimasto gravemente ferito. Secondo la Procura di Verbania, titolare dell’indagine, tre uomini avrebbero consapevolmente compiuto un gesto incauto. Avrebbero scelto di non rimuovere il “forchettone“, il dispositivo che permette di disattivare il freno dell’impianto. Gli inquirenti nella notte hanno fermato tre persone che lavorano per la società che gestisce l’impianto: dovranno spiegare ai Pm perché “la cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso”.
Funivia Mottarone forchettone non rimosso, freni manomessi
Le tre persone sulle quali gli inquirenti stanno indagando sono Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l’impianto, l’ingegnere direttore del servizio e un altro dipendente, capo servizio. Dopo una serie di interrogatori durati fino a notte fonda, sono emersi “gravi indizi di colpevolezza”. Il procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi, ha dichiarato che l’impianto non era in regola.
L’impianto presentava delle anomalie e i gestori avrebbero optato per un intervento temporaneo. Hanno preferito “mettere una toppa”, invece che intervenire più radicalmente. Sulla cabina della funivia protagonista della strage era stato inserito il “forchettone” e non è stato rimosso al fine di “evitare disservizi e blocchi della funivia.”
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Funivia Mottarone forchettone non rimosso: 3 uomini fermati
Le anomalia all’impianto erano presenti già da tempo e tutti gli interventi di manutenzione effettuati (se ne contano 2) non sono stati risolutivi. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della procura di Verbania. “Bisogna anche capire se la presenza di un solo ‘forchettone’ o due avrebbe avuto effetto analogo”, ha commentato Olimpia Bossi.
Gli uomini fermati intanto rischiano grosso. Nell’attesa dell’intervento dei tecnici per approfondire le dinamiche dell’incidente, i responsabili devono fare i conti con alcune scelte che hanno causato la morte di 14 persone. Nelle prossime ore a carico dei tre fermati verrà chiesta la convalida del fermo e l’applicazione di una misura cautelare. All’omicidio colposo i pm hanno aggiunto una condanna fino a dieci anni la rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, aggravate a causa dell’esito dell’incidente.
I Carabinieri: “I tre fermati hanno ammesso responsabilità”
”Si lo hanno ammesso”. Lo dice il comandante provinciale dei carabinieri Alberto Cicognani a “Buongiorno regione” su Radiotre rispondendo alla domanda se i fermati per la tragedia del Mottarone hanno ammesso le loro responsabilità. “Il freno non è stato attivato volontariamente? Sì, lo hanno ammesso”, spiega il comandante dell’Arma di Verbania. “C’erano malfunzionamenti nella funivia, è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la ‘forchetta’, che impedisce al freno d’emergenza di entrare in funzione”, ha concluso.