Greta Thunberg, che alla preCop 26 di Milano aveva accusato i politici di fare solo “bla bla bla” sull’ambientalismo, a Glasgow si è spinta ben oltre. La giovane ha lasciato prima che si chiudessero i lavori urlando un triste: “È solo ambientalismo di facciata!”. Lo ha detto utilizzando il termine “greenwashing”. In verità, a tuonare anche contro la task force gli attivisti di Greenpeace, che hanno definito l’idea “una truffa”. Su «Libero Quotidiano» l’editoriale di Giancarlo Mazzuca, ex direttore de «Il Resto del Carlino», che neppure ha dato ragione alla ragazza.
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Greta Thunberg, retroscena sulla Cop26: “Bla bla bla, il vero motivo per cui fanno i vertici”
“Greta Thunberg si rassegni, ma quale clima: i vertici li fanno per lasciarci in mutande”. Si intitola così il lungo articolo di Giancarlo Mazzuca uscito stamani su «Libero». «Cara Greta, rassegnati: il «bla bla bla» è destinato a continuare, sarà una telenovela infinita. Al Cop 26 di Glasgow, a ruota del G20 di Roma, abbiamo infatti assistito ad una specie di mega-show climatico, con tutti i Grandi (o quasi) che si sono profusi in mille promesse ed impegni sulla necessità di voltar subito pagina per combattere l’apocalisse del riscaldamento globale che incombe sempre più sulla terra e sulle nostre teste», l’esordio del giornalista. Per Mazzuca niente di nuovo sotto il sole: «Tante roboanti dichiarazioni, tanti impegni presi sulla carta, tanto ottimismo profuso dai vari leader (Draghi compreso) sul futuro della battaglia in corso, tantissimi finanziamenti promessi». E si noti l’ecolalia del «tanti» in varie declinazioni, che già da solo basterebbe. «Big solo a parole», li definisce lo scrittore. «In molti si sono così chiesti: vuoi vedere che stavolta si cambia sul serio? La speranza si è quindi diffusa in tutto il mondo, ma attenti a non farsi troppe illusioni perché in terra scozzese è andato in onda un «dejà vu», un film trasmesso già troppe volte», l’amara considerazione.
«Siamo così sicuri che la strada sarà veramente in discesa come quella che ci hanno raccontato quasi tutti i potenti della terra?»
«Siamo così sicuri che la strada sarà veramente in discesa come quella che ci hanno raccontato quasi tutti i potenti della terra? Non siamo invece di fronte all’ennesima riproposizione del ‘passata la festa, gabbato lo santo’? Propendo per la seconda ipotesi: a farmi aprire gli occhi è bastata la lettura dell’ultimo “report” di Mediobanca sullo stato di salute dell’economia», prosegue Mazzuca. Cosa c’è di nuovo: «Dice che le previsioni di crescita economica nel mondo per l’anno prossimo, superata la battuta d’arresto del 2020 causa-Covid, arrivano al 4,9% dopo il balzo del 5,9% del 2021. Ma tali previsioni continuano ad essere fortemente condizionate dalle possibili tensioni sui prezzi di energia, gas e petrolio, così come dal rialzo delle quotazioni delle materie prime dovuto alla loro scarsa disponibilità». Senza contare il problema di plastica, acciaio, ferro, rame, stagno ed alluminio, ritenuti nocivi per l’ambiente.
La verità dietro al “bla bla bla” di Greta Thunberg
Altro che 2050-60, i problemi non si risolveranno nel giro di poco. Mazzuca non ha dubbi: «Dobbiamo prendere atto che l’equazione proposta dai Grandi continua a non quadrare per il semplice motivo che qualsiasi ricetta sembra stridere con una realtà molto complessa. Non possiamo davvero illuderci nonostante i maxi-impegni (finanziari e non) che sono stati presi: «bla, bla, bla». Di questo passo, dopo il vertice di Glasgow, non ci resta neppure il gonnellino scozzese: rimaniamo in mutande». Leggi anche l’articolo —> G20 Roma, cosa si è deciso sul clima. Draghi: «Abbiamo riempito di sostanza le parole»