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Michael J. Fox e la malattia, tutto sull’attore di “Ritorno al futuro”

20/02/2024 18:39 - Aggiornamento 21/02/2024 10:43
micheal j. fox parkinson come sta

Vederlo sul palco dei Bafta 2024 a Londra è stato un tuffo al cuore per tutti, sia nella platea degli attori e registi (il suo intervento non era previsto), sia per chi ha ancora nella memoria il viso sbarbato di Marty McFly in “Ritorno al futuro”, la trilogia che la Tv trasmette proprio in questi giorni. La lotta contro il morbo di Parkinson, il fedele sostegno della moglie, l’attività benefica: ecco tutto sull’ex enfant prodige del cinema americano. (Continua a leggere dopo la foto)
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micheal j. fox parkinson come sta

La vita e la carriera, prima e dopo il Parkinson

Michael Andrew Fox è nato a Edmonton, in Canada, il 9 giugno 1961. È stato naturalizzato statunitense, ed è proprio negli USA che ha perfezionato la passione innata per la recitazione, già sviluppata durante le scuole superiori in Canada: a soli 15 anni fece da co-protagonista nella serie televisiva canadese “Leo and Me“. Trasferitosi a Hollywood subito dopo il liceo, nel 1982 debutta nella televisione statunitense come uno dei protagonisti della serie Tv “Casa Keaton”, di grande successo anche in Italia. Nel 1985 viene scoperto e lanciato da Robert Zemeckis, nel ruolo di Marty McFly, interpretazione iconica cui abbiamo accennato in precedenza e su cui torneremo in seguito. Successivamente si conferma come brillante interprete in “Voglia di vincere” (1985) e “Il segreto del mio successo” (1987).

Arriviamo, così, all’infausto 1991, con la diagnosi terribile del morbo di Parkinson. E, a seguito della diagnosi, se non è sprofondato nell’alcolismo, ha raccontato, è stato solo grazie alla moglie Tracy Pollan, conosciuta sul set di “Casa Keaton”. Hanno avuto quattro figli: Sam Michael (1989), le gemelle Aquinnah Kathleen e Schuyler Frances (1995) ed Esmé Annabelle (2001). Qui in basso li vedete assieme in una foto tratta dal profilo Instagram dell’attore, che vanta 2,2 milioni di followers. Risulta evidente che la carriera di Fox ha subito un arresto, ma, nonostante le condizioni di salute, ha continuato a partecipare a film e serie: l’ultima, nel 2017, nei panni dell’avvocato Ethan West in cinque episodi della serie Tv “Designated Survivor“. Il documentario “Still – La storia di Michael J. Fox”, sulla sua vita e la sua malattia, era candidato ai Bafta, ed è stato sconfitto solo da “20 days in Mariupol”. (Continua a leggere dopo la foto)
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La lotta contro la malattia

L’attore ha fondato la Michael J Fox Foundation for Parkinson’s Research nel 2000, che ha raccolto più di 2 miliardi di dollari ed è stato insignito del massimo premio per i suoi sforzi umanitari, il Jean Hersholt Humanitarian Award. Nonostante la precoce diagnosi, l’attore ha celato al mondo la notizia per ben 7 anni, come poi ha raccontato. A sostenerlo, lo dicevamo, c’è sempre stata la moglie, Tracy Pollan, a cui Fox spesso dedica romantici post sui social. In una intervista recente ha raccontato della difficoltà di convivere con la malattia da così tanto tempo: “Lo devo portare ovunque, ma sta diventando difficile ogni giorno di più. Il Parkinson è un grande assassino, ti prende in un modo più sottile. Non muori di Parkinson, muori con il Parkinson“. Nonostante la malattia sia invalidante da un punto di vista fisico, l’attore è sulla sedia a rotelle a causa di altri problemi di salute. Infatti, negli anni ha avuto anche un tumore alla colonna vertebrale. Il tumore benigno gli è stato asportato con un’operazione chirurgica che gli ha salvato la vita, ma ha anche peggiorato la stabilità nel camminare. (Continua a leggere dopo la foto)
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Foto: Micheal J. Fox nei panni di Marty in “Ritorno al futuro”

“Ritorno al futuro”, la trilogia-cult con MJF: dove vederla

La trilogia di “Ritorno al futuro”, un vero e proprio cult intergenerazionale, ha imposto il giovane Micheal all’attenzione internazionale. In queste settimane Twentyseven (canale 27) sta trasmettendo l’intera trilogia: il prossimo appuntamento è per domenica 25 febbraio alle 21.10. Anche se la sit-com “Casa Keaton” gli ha regalato la prima notorietà, è interpretando l’adolescente Marty McFly (non essendo molto alto, sembrava davvero un ragazzino) che diventa famoso. La trama è nota: grazie alla macchina del tempo messa a punto dallo “scienziato pazzo” Doc nella mitica DeLorean, torna nel 1955 per cambiare le sorti della sua famiglia, con momenti esilaranti quando si trova al cospetto dei suoi genitori da giovani.


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