Vai al contenuto

Varianti Covid e mascherine, il virologo Pregliasco: “Meglio Ffp2 e più distanza”

05/03/2021 12:23 - Aggiornamento 05/03/2021 12:26

Varianti Covid mascherine, meglio usare “le Ffp2 e mantenere maggiore distanziamento personale”. E’ la raccomandazione di uno tra i virologi più attivi nei consigli per evitare la diffusione del contagio, il direttore sanitario del “Galeazzi” di Milano e docente alla “Statale” Fabrizio Pregliasco.

Varianti Covid mascherine Pregliasco

La crescente diffusione di varianti di Sars-CoV-2 più trasmissibili dovrebbe portare a nuove raccomandazioni sulle precauzioni anti-contagio, come l’utilizzo di mascherine Ffp2 e l’aumento del distanziamento di sicurezza? “Di fatto sì”, ha risposto ad ‘Agorà’ su Rai3 Fabrizio Pregliasco.

Varianti Covid mascherine: “Maggiore trasmissibilità, aumentare il distanziamento personale”

“Purtroppo vediamo una maggiore trasmissibilità”, ha osservato l’esperto. Con mutanti come quello inglese, inoltre, “la durata del periodo di contagiosità, che per il virus originale si attestava sui 10 giorni, qui è di 14 giorni”. Ancora, “la carica virale superiore rende la nuvola delle goccioline” veicolo di infezione “più pervasiva nello spazio”. Fare attenzione a mantenere le opportune distanze, anche maggiori al metro e mezzo, diventa dunque fondamentale.

Relativamente alle mascherine, “le Ffp2, se di buona qualità, ovviamente hanno una maggiore protezione. Diventano tuttavia un impegno economico” perché costano di più, ha sottolineato Pregliasco. “Usiamo quindi le chirurgiche come base, ma utilizzandole bene e sostituendole quando è necessario”, ha raccomandato.

ARTICOLO | Draghi prepara la Pasqua blindata: coprifuoco anticipato alle 20 e altre chiusure, le ipotesi

ARTICOLO | Covid 4 marzo, 22.856 nuovi casi e 339 morti, ancora sù le intensive

Covid, con le varianti bastano meno minuti per contagiarsi?

Ma con varianti come quella Gb, se si frequenta una persona Covid-positiva bastano meno minuti per infettarsi? “Non ci sono ancora gli elementi scientifici per esprimersi su questo”, dice il virologo Pregliasco. “Ma sicuramente la maggior carica virale è un elemento che riduce gli spazi e i tempi del contagio. In questa fase – ha ripetuto il virologo – ogni contatto è ancora più a rischio”.

ARTICOLO | Quali Regioni rischiano di diventare zona rossa o arancione lunedì 8 marzo

ARTICOLO | Perché il Covid è così aggressivo in Emilia-Romagna: Bologna baricentro della terza ondata