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Coronavirus riapertura scuole, Locatelli: «Posso dire la mia, ma la decisione spetta al governo»

13/04/2020 10:37

Lunedì 13 aprile 2020 – Coronavirus riapertura scuole. Il governo spinge per lo sblocco del lockdown, ma gli esperti continuano a tirare il freno a mano. È vero che agli scienziati spetta il compito di dire come stanno le cose e ai politici l’ultima parola, ma vogliamo riportare una parte dell’intervento di Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), che a Che tempo che fa’  ha dichiarato chiaro e tondo: «Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno».

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Coronavirus riapertura scuole, Locatelli: «Posso dire la mia, ma la decisione spetta al governo»

Nonostante la curva del contagio sia in calo, Locatelli è più propenso alla didattica a distanza fino alla fine dell’anno scolastico 2020. «La decisione spetta al governo», ha precisato il presidente del Css. Per Locatelli il timore è «che si abbandonino i comportamenti individuali improntati a straordinaria responsabilità che ci hanno portato a limitare il numero di persone ricoverate, di persone ricoverate in terapia intensiva e di morti. Il numero di decessi artiglia le nostre coscienze, le nostre sensibilità individuali, ma oggi siamo alla cifra più bassa dal 18 di marzo». 

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Ministro Azzolina: «Ritorno a settembre? Resta il problema delle classi pollaio»

Coronavirus riapertura scuole, cosa ha detto il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina? A ‘Repubblica’ la politica è tornata a parlare dell’insegnamento online come strategia per limitare il contagio da Covid-19 e consentire agli studenti di non restare indietro anche a settembre 2020: «Stiamo immaginando scenari per l’autunno, c’è il problema delle classi pollaio, dove è impossibile mantenere la distanza di sicurezza». Sull’esame di Maturità, l’Azzolina ha precisato: «Gli studenti sono tutti ammessi, ma essere ammessi non significa essere promossi. Saranno tutti ammessi perché non abbiamo la certezza matematica di essere arrivati al 100 per cento degli studenti con la didattica a distanza. Abbiamo previsto diversi scenari che garantiscano un esame serio».

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Coronavirus riapertura scuole: le ipotesi per gli esami di Stato

«Gli scenari sono due per gli esami di Stato: una nel caso in cui si tornasse in classe entro il 18 maggio è di un esame di maturità con una commissione tutta interna con il presidente esterno», ha detto il Ministro dell’Istruzione. Ci saranno «la prova nazionale di italiano e la seconda prova sarà preparate dalla commissione interna». Se invece non si torna a scuola, «gli esami saranno con un’unica prova orale. Gli studenti saranno tutti ammessi, ma non significa essere promossi». Sull’esame di terza media, invece, l’Azzolina ha detto: «Gli studenti presenteranno un elaborato e ci sarà lo scrutinio finale». 

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