Il mandato ricevuto da Draghi è chiaro: è necessario formare un governo solido per gestire l’emergenza sanitaria, quella economica – aggravata da quella sanitaria -, e il Recovery plan. Per fare questo, Mattarella ha dato carta bianca a Mario Draghi: nessun paletto. L’ex numero uno della Bce ha aperto le consultazioni chiarendo come prima cosa che non intende commissariare il Parlamento. In base alle trattative che porterà avanti con i partiti, il presidente del Consiglio incaricato opterà per la combinazione che garantisca la maggiore stabilità possibile. Partendo da questi presupposti, inizia a delinearsi l’ipotesi di un governo “tecnico-politico”. Oggi Il Corriere parla di “personalità d’area”, in grado di tenere insieme una larghissima maggioranza.
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Governo Draghi, consenso nazionale
In Europa continua l’“effetto Draghi” sui mercati, con lo spread che viaggia oggi sui livelli più bassi da inizio 2015. E presto anche il Parlamento concederà a Mario Draghi la fiducia. Nemmeno Draghi si aspettava una tale popolarità in nemmeno due giorni di consultazioni. “E’ l’unità nazionale”, scrive Il Corriere. Arrivato poche ore fa l’appoggio incondizionato senza veti di Renzi, restano sotto osservazione solo il M5s, in continua evoluzione, e la Lega, che si approssima al sì, spinta dagli imprenditori. Con l’endorsement, arrivato ieri, di Forza Italia, ora il centrodestra sembra spaccato, visto che Giorgia Meloni ribadisce l’astensione di Fratelli d’Italia.
Le “personalità d’area”
Ora tutti appaiono disponibili e aperti al dialogo. “Pd e Lega sonno alternativi ma spetterà al premier incaricato costruire la maggioranza”, ha detto Zingaretti. “Troveremo il modo per gestire gli equilibri che dovranno portarci fino all’elezione del capo dello Stato”, spiega uno dei notabili dem.
Per ora, però, Draghi si concentra sul presente e sulle questioni di programma. In questo primo giro di consultazioni, l’ex presidente della Bce sta ponendo la stessa domanda a tutti gli interlocutori: “Propendete per il governo tecnico o politico?”. La maggioranza sta assumendo dimensioni importanti, motivo per cui inizia a prospettarsi l’assegnazione degli incarichi a “personalità d’area”, per “scolorire politicamente l’esecutivo”, scrive Il Corriere. Al momento, Mario Draghi si sta limitando ad illustrare il suo programma ai partiti, ripetendo la lezione del “debito buono” e del “debito cattivo”, parlando di investimenti e di aiuti all’imprenditoria. >> Tutte le news