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Chi era Vittorio Iacovacci, il carabiniere ucciso nell’attentato in Congo

22/02/2021 15:41 - Aggiornamento 22/02/2021 15:43

Trentenne, originario di Sonnino, Vittorio Iacovacci è il carabiniere ucciso oggi – lunedì 22 febbraio 2021 – insieme all’ambasciatore italiano Luca Attanasio. Inviato a Kinshasa nel settembre 2020, Vittorio ha perso la vita nell’attacco al convoglio Onu nella Repubblica Democratica del Congo. Faceva parte della scorta dell’ambasciatore in un territorio caratterizzato da un alto rischio di attacchi terroristici da parte di bande armate.

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Vittorio Iacovacci chi era

Chi era Vittorio Iacovacci, il carabiniere ucciso nell’attentato in Congo

Nato in provincia di Latina, dove vivono i genitori, Vittorio era in servizio presso l’ambasciata italiana in Congo dallo scorso settembre. Militare dell’Arma, Iacovacci apparteneva al XIII Reggimento “Friuli Venezia Giulia”, con sede a Gorizia, ed era specializzato proprio come addetto alla protezione e scorta di personale sensibile. Vittorio si era arruolato nel 2016 e dopo aver frequentato la Scuola allievi carabinieri di Iglesias (Cagliari), aveva avuto come prima destinazione proprio il Reggimento. Da esso provengono, peraltro, molti militari dell’Arma destinati alle missioni all’estero. Tra gli altri, alcuni tra i caduti dell’attentato di Nassiriya del novembre 2003. Iacovacci non era sposato e non aveva figli. Il fratello è in missione con la Marina.

Vittorio Iacovacci chi era

Il cordoglio della comunità di Sonnino

«La comunità di Sonnino – ha dichiarato commosso il sindaco, Luciano De Angelis, alla notizia della morte del carabiniere vittima dell’attentato – è sgomenta per questa giovane e tragica perdita. Proclameremo il lutto cittadino». «Era andato a portare la pace – ha affermato il primo cittadino – ed è stato ucciso: ci stringiamo attorno alla famiglia». «Una famiglia molto unita, – ha aggiunto ricordando come anche il fratello sia in missione con la Marina militare – qui in paese ci conosciamo tutti. Per noi è una tristezza infinita, immagino il dolore dei parenti: Vittorio era un ragazzo abituato ad andare in missione all’estero. Lo ricorderemo come è giusto che sia, per stare accanto alla sua famiglia, nel giorno dei funerali. È il minimo che possiamo fare». >> Firenze, studente morto dopo esser precipitato dal quarto piano: si trovava a casa di amici

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