Covid cabina di regia. I ristoranti e i bar restano chiusi, saranno consentiti solo asporto e consegna a domicilio. Fino al 30 aprile 2021, data decisa dal governo per il mantenimento del sistema attuale, che ha, in sintesi, bandito le aree gialle, quelle a minor rischio contagi. Lo riferiscono fonti di governo che hanno preso parte alla cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi, ora in conferenza stampa. (prosegue dopo la foto)
Covid cabina di regia: è ufficiale, nessuna zona gialla fino al 30 aprile, salta la riapertura di cinema e teatri
No al ritorno alle zone gialle – quelle a minor contagio e rischio Covid – fino alla data del 30aprile. Le aree del Paese meno colpite resteranno arancione, con tutti i divieti del caso. Lo riferiscono fonti presenti all’incontro presieduto dal premier Mario Draghi con le forze di maggioranza e i vertici del Cts. La decisione sarebbe resa necessaria dal quadro epidemiologico che continua a preoccupare il governo. Ad ogni modo, anche in zona rossa le scuole fino alla prima media torneranno alle lezioni in presenza.
Salta dunque anche la riapertura dei cinema e teatri che era stata prevista per domani, 27 marzo. La ripresa sarebbe stata consentita solo nelle zone gialle ma, alle luce delle decisioni emerse nella cabina di regia di oggi con lo stop del giallo fino al 30 aprile, slitta di conseguenza anche la riapertura di cinema e teatri.
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Speranza: “Primi segnali di rallentamento dopo restrizioni, Rt oggi a 1.08”
“Le misure che abbiamo adottato nelle ultime settimane ci hanno consentito di poter verificare qualche primissimo segnale di rallentamento del contagio”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, rispondendo a una domanda in conferenza stampa con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.
“Anche nei dati di oggi – ha evidenziato – l’Istituto superiore di sanità segnala un Rt a 1.08, la scorsa settimana era a 1.16. Erano 6 settimane che l’Rt era in una fase di crescita e per la prima volta c’è un elemento di decrescita. La stessa cosa vale per il tasso di incidenza: in una settimana, su 100mila abitanti, è sceso sotto i 250 casi. Questo significa che c’è ancora una situazione delicata, che va seguita con la massima attenzione, ma ci possiamo consentire, in un quadro che resta molto prudenziale, una scelta” sulla scuola “che vuole dare un segnale molto rilevante”.