Lo hanno confermato ad alcuni giornalisti anche i vicini di casa: Annamaria Franzoni e il marito Stefano Lorenzi hanno trascorso il Capodanno a Cogne, in Valle d’Aosta, nella “villetta degli orrori”, come è tristemente nota. Lì in quell’abitazione quasi vent’anni fa è stato ucciso il loro figlio Samuele di 3 anni. Per quell’omicidio venne ritenuta colpevole la madre del piccolo, condannata inizialmente a 16 anni di carcere, poi ridotti. Quest’anno la donna con il marito ha scelto di trascorrere tre giorni in quella vecchia abitazione. Da tempo infatti la coppia non vive più lì: Franzoni e consorte abitano da tempo sull’Appennino emiliano, dove gestiscono un agriturismo.
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Annamaria Franzoni e il marito alla Villetta di Cogne: “Come hanno trascorso il Capodanno”
Annamaria Franzoni e il marito Stefano Lorenzi hanno trascorso tre giorni nella villetta del delitto di Cogne in occasione del Capodanno. Quasi vent’anni dopo l’omicidio del figlio Samuele. Non è la prima volta che i coniugi tornano nella loro vecchia abitazione: dopo essere stata rilasciata, già nel novembre 2018 la donna era stata notata nello chalet da alcuni vicini. Come hanno festeggiato quest’anno il Capodanno la Franzoni e il marito? Come riportato dal quotidiano torinese «La Stampa», la Franzoni e il marito Lorenzi hanno accolto l’anno nuovo con un piccolo spettacolo di fuochi d’artificio nel loro giardino. “Hanno sparato due botti”, hanno confessato i vicini, sempre molto discreti. Gli stessi hanno riferito di non aver mai visto i coniugi in Paese: avrebbero sempre pranzato e cenato in casa. Moglie e marito si sarebbero concessi giusto qualche ora all’aperto, a prendere il sole. Niente di troppo clamoroso, forse anche per non attirare l’attenzione.
«La villetta degli orrori», così è tristemente nota
La villetta negli anni passati era stata al centro di un contenzioso con l’avvocato Carlo Taormina, difensore della donna che aveva dichiarato di non essere stato pagato dalla Franzoni e dal marito. Per questo l’immobile era stato messo all’asta, su richiesta dello stesso legale, per rientrare dei suoi onorari difensivi pari a 275mila euro. In un secondo momento le cose si sono appianate: “I coniugi Franzoni hanno iniziato a pagare”, le parole di Taormina. Il pagamento ora sarebbe stato completato. Leggi anche l’articolo —> Delitto Cogne Annamaria Franzoni: le prime parole da donna libera