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Guerra Russia-Ucraina, bombardato a Mariupol un teatro usato come rifugio

17/03/2022 08:48 - Aggiornamento 17/03/2022 09:11

Guerra Russia Ucraina, ultime notizie in tempo reale – Siamo ormai giunti al ventiduesimo giorno di conflitto. Per tutta la notte non si sono arrestati i bombardamenti, non si ferma la scia di sangue di civili uccisi. I corpi di 13 persone, tra cui alcuni bambini, sono stati freddati mentre erano in fila per il pane a Chernihiv, vicino al confine bielorusso. Mosca ha lanciato un attacco aereo anche a Mariupol sul centro sportivo Neptun, utilizzato come rifugio per donne incinte e madri con figli piccoli. Si scava ora sotto le macerie. Bombe anche su un teatro della stessa città. «I negoziati sono abbastanza difficili», ha ribadito poco fa alla Nbc il presidente ucraino  Zelensky.

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Guerra Russia-Ucraina, bombardato a Mariupol un teatro usato come rifugio

Dopo il violentissimo discorso di Putin contro l’Occidente accusato di voler «usare i nostri traditori» per «cancellare la Russia: ma li sputeremo dalla bocca come moscerini», ha parlato Dmitry Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza russo. Toni duri anche i suoi: «L’Occidente ha agito in modo disgustoso, criminale e immorale» nei confronti della Russia. Le priorità del governo ucraino nei negoziati «sono assolutamente chiare: fine della guerra, garanzie di sicurezza, sovranità, ripristino dell’integrità territoriale, garanzie e protezione reali per il nostro Paese». Ha detto così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video diffuso sui social per fare il punto sulle prime tre settimane di scontro. Joe Biden ha definito Vladimir Putin “un criminale di guerra”, scatenando la reazione immediata del Cremlino: “Parole imperdonabili”.

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«Non sappiamo se ci sono sopravvissuti»

La tensione è altissima, ad inasprire i toni del conflitto il bombardamento di un teatro d’arte drammatica nel cuore di Maiupol, nel sud dell’Ucraina, convertito in rifugio per centinaia di civili. Al momento non si conosce ancora il numero delle vittime. La conferma è arrivata dal vicesindaco di Mariupol Serhiy Orlov. Secondo quest’ultimo nel teatro si erano rifugiate tra le 1.000 e 1.200 persone. «Non sappiamo se ci sono sopravvissuti. E la cosa peggiore è che non potremmo tirarli fuori da sotto le macerie. Molti residenti di Mariupol si erano nascosti nel teatro con bambini piccoli», ha detto il parlamentare. La Russia ha negato ogni accusa: a detta del ministero della Difesa di Mosca sarebbe stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l’edificio. Leggi anche l’articolo —> Ucraina, il generale Goretti: “I nostri caccia a pochi chilometri dalla guerra”

 

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