Strage di Erba: Azouz Mazouk, sotto processo a Milano per calunnia nei confronti di Rosa Bazzi e Olindo Romano, sta cercando in tutti i modi di scagionare la coppia condannata all’ergastolo perché ritenuta responsabile del massacro di Erba in cui la moglie e il figlioletto del tunisino furono massacrati a sprangate e sgozzati.
Frigerio condizionato? Azouz Marzouk: “Ho le prove”
Per aver chiesto la revisione del processo sostenendo che Rosa e Olindo hanno mentito quando confessarono i delitti, oggi Marzouk deve rispondere di calunnia nei loro confronti. Lui però insiste: si dice convinto che i veri responsabili della strage consumatasi il 6 dicembre 2006 in cui furono trucidati sua moglie Raffaella Castagna, il loro bambino Youssef, la suocera Paola Galli e la signora che abitava al piano superiore, Valeria Cherubini, siano altri.
“Il testimone che accusò Olindo non era credibile: ho le prove”. Lo scrive il settimanale Giallo pubblicando a caratteri cubitali le parole del tunisino. Azouz si riferisce proprio a Mario Frigerio, l’unico sopravvissuto al massacro che a processo disse di aver riconosciuto Olindo, vicino di casa, durante l’aggressione. A suo parere (e anche della difesa di Rosa e Olindo, qui i dettagli) il teste sarebbe stato condizionato e plagiato al fine di accusare Olindo Romano. Potrebbe interessarti anche —> Strage di Erba l’annuncio di Azouz Marzouk: depositerà “nuovi elementi che faranno riaprire il caso”
La controversa testimonianza di Frigerio di nuovo sotto i riflettori
Mario Frigerio, marito di Valeria Cherubini, tra le vittime del massacro, sopravvisse alla mattanza. Fu l’unico e solo accusatore di uno dei due condannati, e nel 2014 è deceduto in seguito ad una malattia. Le sue parole, macigni per gli imputati, sono agli atti. Come anche UrbanPost ha scritto più volte, intervistando in merito anche la criminologa Bruzzone quale consulente della difesa dei coniugi Romano, la testimonianza di Frigerio è in effetti molto controversa. Il superstite dell’eccidio inizialmente infatti non accusò direttamente Olindo ma addirittura descrisse un uomo sconosciuto, di carnagione olivastra e mai visto prima, “non era di qua”.
E Azouz adesso torna sulla vicenda ribadendo che Frigerio sarebbe stato imbeccato dagli inquirenti affinché accusasse Olindo della strage. Erano passati solo quattro giorni dal massacro quando l’avvocato mandò un fax alla Procura di Como facendo specificare che il soggetto descritto dal suo assistito sarebbe stato più alto di Frigerio di circa 6-10 cm. Dopo avere ricevuto nei giorni successivi le visite in ospedale da parte del maresciallo Gallorini, improvvisamente Frigerio cambiò versione e fece per la prima volta il nome di Olindo, accusandolo chiaramente. Quell’incontro fu registrato poiché ogni parola di Mario Frigerio era sotto intercettazione. Fu Gallorini, durante quell’incontro, a nominare per primo Olindo e a chiedere per 9 volte a Frigerio se il suo aggressore potesse essere Olindo Romano.
Anche Rosa e Olindo chiedono di poter acquisire le intercettazioni a Frigerio
Sia la difesa di Rosa e Olindo che Azouz hanno chiesto di poter acquisire quelle intercettazioni. Registrazioni che sono risultate essere incomplete, mancanti cioè di parti molto importanti relative al succitato frangente temporale. Azouz Marzuok nella istanza di revisione fa evidenziare anche presunte numerose anomalie agli atti. Incongruenze fra quanto trascritto e cosa in realtà detto da Rosa e Olindo durante le confessioni di colpevolezza che poi ritrattarono. Tanti gli aspetti discordanti fra quanto dichiarato in aula dagli imputati e quanto detto agli inquirenti.