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Restrizioni a Capodanno, nuovo decreto Covid: cosa si può fare e cosa no

28/12/2021 12:41 - Aggiornamento 28/12/2021 12:53

Capodanno Covid restrizioni, cosa si può fare e cosa no. Nessun coprifuoco né divieto agli spostamenti. Il 31 dicembre 2021 sarà più libero rispetto a quello dello scorso anno, quando l’Italia era tutta in zona rossa. Ad ogni modo le discoteche restano chiuse: con l’ultimo dpcm il governo ha cancellato le feste in piazza e annullato i concerti. Con la spinta di Omicron, che imperversa anche nel nostro Paese, avremo delle festività “più spente”.

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Restrizioni a Capodanno, nuovo decreto Covid: cosa si può fare e cosa no

Discoteche chiuse, cancellati concerti e feste in piazza, ma sono consentite le cene in casa e i cenoni ristorante. Stando al decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale dal 30 dicembre, per un mese, “sono vietati gli eventi, le feste e i concerti che prevedono assembramenti in spazi all’aperto” e “sono sospese le attività che si svolgono in sale da ballo, discoteche e locali assimilati”. Il provvedimento, come dicevamo, non impedisce di accogliere il nuovo anno in casa in compagnia. Il governo si affida al buon senso e alla prudenza dei singoli così da evitare l’insorgere di focolai. Chi ha fatto il vaccino o è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi e ha il Super Green pass potrà andare a cena anche al ristorante. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato però a proposito delle festività: “Il governo ha innalzato il livello delle precauzioni. Arrivano giorni festivi, i giorni di Natale e Capodanno, ed è importante che i comportamenti individuali siano adeguati: massima attenzione, prudenza, mascherine, igiene e distanziamento”.

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“Si tornerà a favorire l’abusivismo e a ballare ovunque tranne dove c’è una licenza che lo permette”

“Si tornerà a favorire l’abusivismo e a ballare ovunque tranne dove c’è una licenza che lo permette. Si tratta di un accanimento verso la nostra categoria. In questo modo si mette in ‘quarantena’ famiglie intere come le nostre. 400mila lavoratori tra pochi giorni saranno di nuovo nell’oblio, senza sostegno”, ha detto Paolo Peroli, portavoce del Comitato Territoriale Esercenti, associazione che riunisce buona parte dei locali daballo milanesi. “Abbiamo seguito ogni direttiva e ogni protocollo verificando i green pass e monitorando il personale, abbiamo reso le sale da ballo luoghi sicuri e Covid free, abbiamo reimpostato il nostro modo di lavorare per salvare le nostre aziende e il futuro delle nostre famiglie tutelando prima la sicurezza e la salute della clientela ed ora il governo ci chiude”, ha aggiunto Peroli. Stando al dpcm non ci sono limiti agli spostamenti. Sui mezzi pubblici è diventata obbligatoria la mascherina Ffp2. Leggi anche l’articolo —> Covid, quanto tempo sopravvive sulle superfici? Cosa dicono gli esperti