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Giorgia Meloni a Conte: «Il suo decreto rilancia solo clandestini e scafisti»

21/05/2020 15:33 - Aggiornamento 21/05/2020 15:46

Giorgia Meloni alla Camera oggi. «Il Dl Rilancio è pieno di ‘marchette’ per la sua task force» E poi ancora «Il suo decreto rilancia solo clandestini e scafisti». E’ una Giorgia Meloni durissima come suo solito alla Camera per l’informativa del premier Giuseppe Conte sull’emergenza Covid-19 in Italia. Dal Decreto Rilancio fino al caso Bonafede quello della leader di Fratelli d’Italia è un attacco a 360° all’operato del governo, giudicato inadeguato e sprezzante delle necessità e richieste dei cittadini.

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giorgia meloni alla camera oggi

«L’unico settore che viene rilanciato da questo decreto è quello dei clandestini»

L’intervento di Giorgia Meloni oggi alla Camera parte con un attacco frontale al Decreto Rilancio del governo Conte, bollato come incapace di rilanciare alcunché. «L’unico settore che viene rilanciato da questo decreto – ha detto con toni accesi la leader di Fratelli d’Italia – è quello dei clandestini, perché quella norma non è volta all’emersione del lavoro sommerso, è una sanatoria dei clandestini che lavorano in Italia, chiami le cose col loro nome presidente, perché se non le chiama col loro nome vuol dire che se ne vergogna».

«L’unico settore che rilanciate grandemente – ha aggiunto Meloni – è quello degli scafisti, della tratta del terzo millennio, che grazie a voi da domani ricomincerà a fare più soldi di ieri. Ed è l’unico, e questo effettivamente fa venire da piangere anche a me», dice Meloni richiamando le lacrime della ministra Bellanova, «e forse anche a qualcuno che si chiede cosa rimane di autentico del M5S, perché aver dovuto mollare anche su questo, in cambio del sostegno renziano al sommo scarceratore di boss, Alfonso Bonafede, non deve essere stato facile per voi».

Giorgia Meloni alla Camera oggi a Conte: «Prenda le distanze da M5S e Ricciardi»

Poi il passaggio sulle parole del deputato M5S Ricciardi che hanno scatenato una vera e propria rissa in aula. Il pentastellato aveva attaccato la gestione dell’emergenza in Lombardia da parte del governatore leghista Fontana e della giunta di centrodestra. «Lei è perfettamente consapevole di quanto siano sbagliate e offensive le parole pronunciate in Aula dal collega del M5S, ma sono altrettanto convinta che non si alzerà a prendere distanze, come giustamente chiesto dalla collega Gelmini, perché il M5S è il suo partito, e non lo avrebbe fatto, non avrebbe attaccato in quel modo se non lo avesse concordato anche con lei».

«E’ una strategia portata avanti insieme e emerge sin dall’inizio – accusa Meloni – lei che vola alto, il collega Di Maio che scrive post e richiama al dialogo e all’unita, e il suo partito che viene usato per insultare dalla mattina alla sera e impedire un dialogo costruttivo. E’ una strategia concordata. Lei può smentirmi invece di fare gesti prendendo le distanze» da Ricciardi. >> Tutte le notizie di politica italiana