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Salvini: «Se Draghi mi dice ‘c’è bisogno di te’, io ci sono», mistero sulla lista dei ministri

12/02/2021 10:22 - Aggiornamento 12/02/2021 10:33

Governo Draghi Salvini ospite a “Porta a Porta”. – Venerdì 12 febbraio 2021. Mistero sulla lista dei ministri. Draghi è ripartito ieri per Città della Pieve senza salire al Quirinale, mantenendo il massimo riserbo sul suo programma. L’ex dirigente della Bce potrebbe recarsi oggi stesso dal Capo dello Stato, ma non è escluso che l’incontro avvenga più avanti. Il premier incaricato ha salutato la capitale senza lasciare alcuna certezza dietro di sé. Un “modus operandi” che gli appartiene: non a caso alcuni a Francoforte etichettavano tal foggia con l’espressione inglese: ‘where is Mario?’, sottolineando il silenzio con cui questi era solito lavorare. Draghi ascolta, parla poco. Concede nulla alla stampa, si trincera nel suo studio. Tanti giornalisti e non continuano a porsi domande soprattutto su Matteo Salvini, che potrebbe essere la “mina vagante” della maggioranza. Il leader leghista, dal canto suo, ha fatto in queste ore una sorta di “dichiarazione d’amore” a Super Mario. Non troppo rumorosa dopo la ben più inattesa “giravolta” europeista.

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Governo Draghi, Salvini: «Se mi dice c’è bisogno di te, io ci sono», mistero sulla lista dei ministri

Sui ministri del governo Draghi «Io non so nulla, diamo fiducia a un progetto. I compagni di viaggio sono quelli che sono, patti chiari e amicizia lunga, non andrà avanti in eterno, le vie si separeranno», così il segretario del Carroccio Matteo Salvini, ospite a “Porta a Porta”. «Se Draghi dirà c’è ‘bisogno di te per dare una mano’, io ci sono. Se dirà c’è bisogno di Tizio e Caio della Lega va bene», ha affermato il senatore milanese. E ancora: «Non mi alzo con la speranza di fare ministro, lo facevo e per lealtà verso gli italiani ho detto basta. Ho detto a Draghi, ‘la fiducia è in lei, non avrà liste e richieste’. Ma come Lega se diamo la fiducia contiamo di partecipare alla rinascita del Paese», ha dichiarato Salvini al programma di Bruno Vespa.

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«Se sommi al centrodestra alcune forze che stanno dall’altra parte ma che la pensano come noi sei maggioranza»

Massima disponibilità a Draghi dunque: «Su alcun temi caldi, tasse, giustizia, cantieri, sviluppo, garantismo, in Parlamento c’è una maggioranza più orientata al centrodestra. Se sommi al centrodestra alcune forze che stanno dall’altra parte ma che la pensano come noi sei maggioranza, Italia viva e una parte del M5S. Vediamo i fatti, questa è una prova di fiducia, una prova d’amore, ci siamo messi in gioco, sarebbe stato più comodo dire no a prescindere, ma io devo dare delle risposte», ha detto Matteo Salvini. Sul finale un’aspra critica del leghista al M5s, tout court alle forze di sinistra: «Quello che era il primo partito italiano è spaccato. Ci sentiamo responsabili a maggior ragione della missione e della buona riuscita. Se i 5 stelle si spaccano e nel Pd ci sono 18 correnti, il motore di sinistra perde colpi, sarà importante».

In realtà anche il centrodestra non sembra più così coeso: a riprova di ciò alcune dichiarazioni di Giorgia Meloni rilasciate all’Adnkronos. «Trovo strano, se non frutto di un errore di interpretazione della stampa, che Salvini possa essersi espresso a nome di tutto il centrodestra nei rapporti con Draghi e il governo visto che Fratelli d’Italia ha detto che non voterà la fiducia e farà un’opposizione patriottica in Parlamento. Il centrodestra unito parlerà con una sola voce al prossimo vertice quando dovremo decidere i candidati alle amministrative», ha detto la leader di FdI. Leggi anche l’articolo —> Governo Draghi, Meloni: «Strano che Salvini parli a nome centrodestra», verso la spaccatura?