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Plusvalenze, la Juventus è sotto inchiesta: Guardia di Finanza in sede

27/11/2021 10:48

Juventus inchiesta plusvalenze. La Guardia di Finanza è in casa Juventus. Una indagine partita a maggio 2021, stando ai criteri Covisoc, in cui si è reso necessario approfondire alcuni casi legati a operazioni di plusvalenze, specie quella riguardante Pjanic-Arthur con il Barcellona. (Continua dopo la foto)

Ipotesi di falso bilancio e false fatturazioni per il presidente Agnelli, il vicepresidente Nedved, l’ex ds Paratici. Ma anche per altri tre dirigenti ed ex dirigenti bianconeri dell’area finanziaria. L’esposto della procura: “Dal pomeriggio odierno, su ordine di questa Procura della Repubblica, militari della Guardia di Finanza stanno eseguendo perquisizioni locali presso le sedi di Torino e Milano della società Juventus Football Club S.p.a.”. Così dice il comunicato della Procura emesso poco prima delle 23. (Continua dopo la foto)

Juventus inchiesta plusvalenze, in sede la Guardia di Finanza

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva. Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti. A tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana (…). L’indagine, denominata “Prisma”, ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di Magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni”.

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