“Sono a favore dell’obbligo vaccinale, stop al green pass tramite tamponi altrimenti rischiamo nuove limitazioni. Terza dose? Sarà selettiva, non di massa. Favorevole ai vaccini anche ai minori di 12 anni, prevenire è meglio che curare. I no-vax portano avanti fantomatici protocolli di cure domiciliari, il nulla riempito di niente”. (Continua a leggere dopo la foto)
E’ abituato a stupire, anche per qualche cambio repentino di “opinione: parliamo di Matteo Bassetti, primario di malattie infettive all’ospedale “San Martino” di Genova. Il medico, ormai considerato una “star televisiva”, ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus a proposito di green pass e vaccini.
Matteo Bassetti plaude all’approvazione “definitiva” del vaccino Pfizer e attacca i politici italiani sul green pass
Bassetti ha cominciato parlando della Fda, l’agenzia del farmaco americana, che ha approvato in via definitiva il vaccino Pfizer Biontech (anche se la comunicazione della stessa Fda lascia ben più di un dubbio interpretativo). “Ora non si può più parlare di vaccino sperimentale”, ha detto sicuro il medico genovese. “Il mondo della medicina dice chiaramente che in vista del prossimo inverno rischiamo di rivedere gli ospedali pieni se determinate categorie di persone non si vaccineranno”.
Poi ha continuato attaccando la politica. “E’ assurdo che questa estate la politica abbia lasciato il cerino in mano ai medici in merito all’invito alla vaccinazione. La politica deve assumersi le sue responsabilità. Vuole un autunno inverno tranquillo oppure vuole vedere un numero significativo di persone non vaccinate, con una variante molto aggressiva?”
“Il mondo scientifico – ha proseguito Bassetti – si è espresso ed è favorevole all’obbligo vaccinale. Se nonostante tutte le iniziative prese, non ultimo il Green Pass, ci sono ancora soggetti non vaccinati è ovvio che serva l’obbligo. Basterebbe altrimenti togliere la possibilità di avere il Green Pass tramite tampone, lasciando questa opzione unicamente per chi proprio non può vaccinarsi. Oggi le condizioni ostative alla vaccinazione sono pochissime. Qualcuno non si è reso conto che siamo ancora dentro la pandemia”.
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Terza dose si o no e vaccino agli under 12
Terza dose si o no? “Sarà necessaria o quanto meno utile per quanto riguarda alcune categorie. Non possiamo pensare di farla a tutti”, ha affermato Bassetti. “Non si farà una terza dose di massa ma una terza dose selettiva. Secondo gli studi si arriverebbe massimo ad un 5% della popolazione, come per gli immunodepressi, gli oncologici ecc. Anche definire il ‘quando’ per una terza dose è importante. Una terza dose ad un anno di distanza sarebbe un ‘richiamo’, come quello che facciamo per l’influenza”.
Il vaccino agli under 12. “In un Paese come il nostro si dovrebbe pensare a vaccinare, quando sarà approvato, anche chi ha meno di 12 anni”, ha detto ostentando sicurezza l’infettivologo genovese. “Da medico ho sempre pensato che è sempre meglio prevenire la malattia piuttosto che affrontarla. Stiamo parlando di bambini che vanno a scuola, un luogo che è un moltiplicatore di contagi per nonni, genitori, zii ed amici. Rischieremo di ritrovarci ancora un volta alla riprese con la DAD che è stata devastante per questa generazione di studenti”.