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Riforma del catasto e tasse sulla casa in Italia: Gentiloni replica a Salvini

23/05/2022 15:23 - Aggiornamento 23/05/2022 15:29

Riforma del catasto. Il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni ha risposto a distanza a Matteo Salvini. Il leader delle Lega nel week end non aveva risparmiato nuove critiche all’Unione europea. “Se la Ue ci impone di aumentare la tassa sulla casa, si attacca. Se la richiesta della Ue è massacrare i lavoratori, le imprese e i risparmiatori italiani la risposta sarà no e ci governeremo da soli”, l’affondo del segretario del Carroccio. Come stanno davvero le cose? Pagheremo di più? Gentiloni ha cercato di fare chiarezza, sostenendo stamani che “la Commissione non ha nessuna intenzione di massacrare nessuno di tasse”.

Riforma del catasto e tasse sulla casa in Italia: Gentiloni replica a Salvini

Nelle raccomandazioni della Commissione Europea all’Italia si chiede di “aggiornare i valori catastali ai valori attuali di mercato. Penso che questo non rappresenti una richiesta di aumento delle tasse o di reintroduzione di tasse sulla prima casa, ma rappresenti una necessità per l’Italia di cui penso il governo italiano sia pienamente consapevole, infatti sta preparando misure in questa direzione”. Queste le parole di Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Bruxelles. Una vera e propria replica a distanza al leader leghista. La Commissione nota che in Italia “il rapporto tra debito pubblico e Pil ha iniziato a diminuire nel 2021 e si prevede un ulteriore declino, ma rimane un rischio per la sostenibilità fiscale, il settore finanziario e la crescita economica”. Il settore bancario potrebbe “trovarsi di fronte a sfide per l’impatto della graduale eliminazione delle misure di sostegno temporaneo in risposta alla crisi pandemica”. Secondo l’esecutivo Ue il piano di ripresa e resilienza “sta affrontando le vulnerabilità, anche stimolando la competitività e la produttività”.

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Le raccomandazioni di Bruxelles

La Commissione raccomanda all’Italia di “procedere all’attuazione del suo piano di ripresa e resilienza, in linea con le tappe e gli obiettivi fissati” e di “concludere rapidamente i negoziati dei documenti di programmazione della politica di coesione 2021-2027 per avviarne l’attuazione”. Bruxelles ha più volte messo in guardia l’Italia sul suo livello del debito e, anche per il 2023, la raccomandazione è quella di “garantire una politica di bilancio prudente, in particolare limitando la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale al di sotto della crescita del prodotto potenziale a medio termine, tenendo conto del continuo sostegno temporaneo e mirato alle famiglie e alle imprese più vulnerabili, agli aumenti dei prezzi dell’energia e alle persone in fuga dall’Ucraina”. Non è un discorso quello sulla cautela che riguarda la sola Italia.

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Riforma del catasto: le parole di Dombrovskis

Il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha chiarito che “i piani di bilancio per il prossimo anno dovrebbero essere ancorati a percorsi prudenti di aggiustamento a medio termine che riflettano le sfide della sostenibilità di bilancio associate agli elevati livelli di debito-Pil che sono ulteriormente aumentati a causa della pandemia”. Difatti l’economia dell’Ue intera è stata duramente colpita dalla guerra in Ucraina. Parole che non hanno convinto tutti. In una nota, gli europarlamentari Marco Campomenosi e Marco Zanni hanno ribadito che “l’Italia è un Paese sovrano, con un suo governo e un suo parlamento, che sa pensare a se stesso senza richiami provenienti da Bruxelles”. Per loro “la ricetta deve essere meno pressione fiscale e non, come forse vuole qualcuno a Bruxelles, mettere ulteriormente le mani nelle tasche di cittadini e aziende”. Leggi anche l’articolo —> Modello 730 precompilato da oggi online: le istruzioni [Guida in pdf]

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