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Incendio a Roma in un attico vicino San Pietro, morto anziano disabile: salvi la moglie e i nipoti

24/05/2022 09:45 - Aggiornamento 24/05/2022 09:48

Roma, incendio vicino San Pietro, muore Franco Rosati. Salvi i nipoti e la moglie – Tragedia nella capitale: un rogo è divampato all’interno di un appartamento che si trova al quinto piano di una palazzina in via Agostino Richelmy, nel quartiere Aurelio, a pochi passi da San Pietro. Per l’uomo che viveva lì con sua moglie non c’è stato nulla da fare.

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Roma, incendio in un attico vicino San Pietro, morto anziano disabile: salvi la moglie e i nipoti

Secondo le prime indiscrezioni riferite da «Il Messaggero» l’incendio sarebbe partito proprio dalla stanza, dove Franco Rosati, 75 anni tra un mese, e malato di Alzheimer, si trovava a letto. Al momento dello scoppio del rogo in casa con lui c’erano sua moglie e i due nipoti di 10 e 16. Il suo badante, che da qualche tempo aiutava la famiglia nella cura dell’uomo, era fuori per le due ore di pausa. La moglie ha tentato di far alzare il marito, ma non c’è riuscita. Ha messo così in salvo i nipoti: “Ho provato a tirarlo giù dal letto ma pesava non ci sono riuscita. Alla fine ho pensato a salvare i bambini”, ha dichiarato ancora sotto choc all’ospedale San Carlo la signora. Per tutta la durata delle operazioni di spegnimento la donna avrebbe urlato ai vigili del fuoco: “Vi prego salvate mio marito”. Purtroppo però i pompieri non ci sono riusciti: il corpo di Franco Rosati era ormai privo di sensi. Messi in salvo invece i due nipoti che sono stati prontamente soccorsi.

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Tutto lo stabile è stato evacuato

Tutto lo stabile è stato evacuato. Come spiega «Fanpage» non sono chiare le cause del rogo: l’incendio si sarebbe sviluppato proprio in camera del signor Franco, che non fumava e non aveva la bombola d’ossigeno. Il 75enne si trovava sdraiato sul suo letto per disabili al momento del ritrovamento. A stretto giro è arrivato il commento del badante, l’unico che, forse, avrebbe potuto salvare il signor Franco, trasportandolo: “Lavoravo da loro da sei anni, mi diceva ‘tu sei amico mio’ era tanto bravo. Mi auguro sia morto d’infarto subito e non abbia sofferto”. Leggi anche l’articolo —> Incidente sulla strada provinciale Rivoltana nel Milanese: ciclista in gravissime condizioni