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Fase 2 tra assembramenti e caos: arrivano 60mila “assistenti civici”

25/05/2020 11:35 - Aggiornamento 25/05/2020 12:01

Assistenti civici Covid. Per cercare di gestire al meglio la Fase 2, tra assembramenti e caos condito da comportamenti pericoli per la salute, il governo ha deciso di puntare sugli assistenti civici. “In settimana dalla Protezione civile lanceremo il bando per il reclutamento di 60mila ‘assistenti civici’. Il bando sarà aperto ai disoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche ai percettori del reddito di cittadinanza o di altri ammortizzatori sociali. Se questi volontari riusciranno nell’arduo compito di far rispettare le regole, “educando”, è molto difficile saperlo. Certo, considerati gli episodi del primo weekend della Fase 2, con le forze dell’ordine in difficoltà e in alcuni casi addirittura malmenate, le perplessità sono molte.

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Assistenti civici Covid: volontari coordinati dalla Protezione Civile

“Gli assistenti civici saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile che indica alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale e impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione”. Lo si apprende da una nota congiunta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e del presidente dell’Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari.

“Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità – afferma Boccia – c’è una graduale ripresa delle attività produttive e i cittadini stanno, giorno dopo giorno, tornando a popolare le città. I Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli ‘assistenti civici’ per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale. Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il
momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico”.

“Sono stati i volontari a prendersi cura di chi aveva più bisogno durante il lockdown”

“Sono stati i volontari, con noi amministratori – ha detto Decaro – a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown. È ai volontari che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai
divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità”. >> Tutte le breaking news

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