Nuovo Dpcm 16 gennaio 2021. Ci siamo: la bozza del nuovo decreto sulle misure anti Covid è stata sottoposta dal governo alle Regioni. Le misure indicate nel dpcm saranno valide da domani 16 gennaio 2021. L’esecutivo ribadisce lo stop agli spostamenti tra Regioni fino al 15 febbraio prossimo. Tra le tante novità l’introduzione di una nuova fascia, che tuttavia non troverà immediata applicazione. Si tratta della zona bianca, che andrà ad aggiungersi alle altre esistenti.
leggi anche l’articolo —> Dpcm 15 gennaio 2021 spostamenti e seconde case: le nuove regole
Nuovo Dpcm 16 gennaio la scuola riapre, niente asporto bar: ecco cosa cambia
A proposito delle ‘zone bianche’ nella bozza del nuovo dpcm si legge che “con ordinanza del Ministro della Salute, adottata ai sensi del comma 16-bis del decreto-legge n. 33 del 2020 sono individuate le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure di cui all’articolo 1, e le attività sono disciplinate dai protocolli allegati al presente decreto”.
Confermata la stretta sulla movida. Per bar, enoteche ed altre attività commerciali che vendono bevande e alcolici divieto di vendita da asporto alle 18. “Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, ndr) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18”. Si parla poi della proroga della chiusura delle piste da sci fino al 15 febbraio. Nel testo si precisa che potranno aprire da tale data gli impianti “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”. Le palestre, invece, resteranno chiuse fino a marzo 2021.
Cosa succede nelle università: le palestre chiuse fino a marzo
Novità importanti sulla scuola. Gli studenti di licei e scuole superiori torneranno sui banchi dal 18 gennaio, in presenza al 50%, fino al 75%. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. In modo che il 100 per cento delle attività siano svolte tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 187 gennaio 2021. Almeno al 50 per cento e fino ad una massimo del 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività didattica è svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza”, si legge nella bozza.
Le Università “in base all’andamento del quadro epidemiologico, predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza” secondo le “esigenze di sicurezza sanitaria nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca” e “ferme restando le attività che devono necessariamente svolgersi in presenza”.
Nuovo Dpcm 16 gennaio 2021: le novità sui concorsi pubblici
Chiudiamo con i concorsi pubblici. A quanto apprende l’Adnkronos, durante il Consiglio dei ministri si è deciso di sbloccare i concorsi pubblici in presenza, ma per un massimo di 30 partecipanti per sessione. Il protocollo dovrà essere autorizzato dalla Funzione pubblica e dal Cts. A proporre il ritorno ai concorsi pubblici in presenza le ministre M5S Dadone e Azzolina, che subito hanno trovato l’appoggio di tutte le forze di maggioranza. Leggi anche l’articolo —> In arrivo la zona bianca, cosa prevede: le prime regioni che possono sperare di riaprire