Primo Maggio concertone, polemica Fedez
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Il discorso di Fedez al concerto del Primo Maggio
Fedez sul Ddl Zan
Ma poi Fedez continua, portando l’attenzione sul tema del Ddl Zan, sul quale l’artista aveva già espresso la propria opinione a più riprese, anche attaccando direttamente il deputato leghista Simone Pillon, contrario alla legge. “Due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari. Ecco Ostellari, ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare quindi massima espressione del popolo, che è già stato approvato alla Camera, come il ddl Zan può essere tranquillamente bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo. Cioè se stesso. Ma d’altronde Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua grande lotta all’uguaglianza, vorrei decantarvi un po’ dei loro aforismi”.
Eccoli gli «aforismi» medioevali citati da Fedez: “«Se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno», Giovanni De Paoli consigliere regionale Lega Liguria. «I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali», Alessandro Rinaldi consigliere per la Lega Reggio Emilia. «Gay vittime di aberrazioni della natura», Luca Lepore e Massimiliano Bastoni consiglieri comunali leghisti. «I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie», Alberto Zelger consigliere comunale della Lega Nord a Verona. «Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza», Stella Khorosheva candidata leghista. «Fanno iniezioni ai bambini per farli diventare gay», candidata della Lega Giuliana Livigni”.
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Le “priorità” del Senato
“Qualcuno come Ostellari ha detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan — prosegue Fedez— e allora vediamole queste priorità: il Senato non ha avuto tempo per il ddl Zan perché doveva discutere l’Etichettatura del vino; la riorganizzazione del Coni; l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano; e per non farsi mancare niente il reintegro del vitalizio di Formigoni. Quindi secondo Ostellari probabilmente il diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza.
“Ma a proposito di diritto alla vita, il presidente dell’associazione Pro-Vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe, amicone del leghista Pillon in questi mesi è stato la prima voce a sollevarsi contro il ddl Zan. L’antiabortista non si è accorto però che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Quindi cari antiabortisti, caro Pillon, purtroppo avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori, e non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa. Che brutta storia”.
La smentita della Rai
In tutta risposta, l’artista milanese ha resa pubblico lo scambio incriminato. “La Rai smentisce la censura”, scrive Fedez su Twitter, mentre pubblica la telefonata con la vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani e i suoi collaboratori, i quali chiedono all’artista di “adeguarsi al sistema”. Un gravissimo colpo per la Rai, che ha negato di aver tentato di silenziare Fedez senza prevedere che la star di Instagram potesse avere delle prove che sostenessero che ha ragione lui.
La Rai smentisce la censura.
Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad “adeguarmi ad un SISTEMA” dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi pic.twitter.com/gu14BxM3G6— Fedez (@Fedez) May 1, 2021
Il commento della Lega
Conciliante la replica del leader del Carroccio, come quella di Ostellari, direttamente incriminato. “Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti”, è il commento di Salvini in un post su Facebook.
Dorme sereno chi ha la coscienza a posto. Notte a tutti, anche a #Fedez
— Andrea Ostellari (@AndreaOstellari) May 1, 2021