Obbligo vaccinale in Italia? Sì, ma solo “qualora ve ne fossero le indicazioni e gli estremi”. Queste le parole del presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli. Il medico ha partecipato alla trasmissione “Che tempo che fa” ieri, domenica 24 ottobre 2021. Locatelli ha parlato dell’efficacia della campagna vaccinale in Italia che ha convinto molti cittadini che la cosa migliore da fare è vaccinarsi. I numeri dei vaccinati sono promettenti ma è possibile che si possa arrivare ad introdurre l’obbligo.
Obbligo vaccinale in Italia? Il sì di Locatelli, a certe condizioni
Franco Locatelli ha parlato ieri sera dell’obbligo vaccinale in Italia. Bisognerà per forza fare il vaccino in futuro? “Qualora ve ne fossero le indicazioni e gli estremi – ha continuato- si potrebbe arrivare anche a considerare l’obbligo”, ha spiegato il coordinatore del Cts. Locatelli ha parlato di una abile “strategia di convincimento e di persuasione, che ha fatto largamente breccia e ha permeato la coscienza di tanti cittadini”, riferendosi alla campagna vaccinale. I dati dei contagi inoltre attualmente sono promettendo e questi “numeri dicono che non abbiamo pagato un prezzo alle riaperture”.
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Franco Locatelli (Cts): “Le persone che mancano devono imparare a volersi bene”
Com’è la situazione dei vaccini in Italia? “Largamente più favorevole rispetto a quella in Gran Bretagna e in Germania in termini di circolazione virale”. Il punto è che la vaccinazione, secondo Locatelli, non deve fermarsi qui. “Le persone che mancano devono imparare a volersi bene perché vaccinarsi significa volersi bene e soprattutto volere bene agli altri”. L’86% di persone sono coperte con una dose, e l’82% con due dosi, e nella fascia sopra 70 anni andiamo addirittura sopra al 90%. Tuttavia, secondo il medico, tutti quelli che mancano dovrebbero scegliere di fare il vaccino per il bene collettivo.>>Tutte le notizie