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Zangrillo: “I dati su tamponi e tassi di positività al Covid sono falsi”

04/01/2022 13:55

«I dati sul numero di tamponi e tassi di positività al Covid sono dannosi per la salute mentale ma soprattutto falsi. Migliaia di persone positive si sottopongono ogni giorno a test nella speranza di risultare negative». È questo uno degli ultimi messaggi pubblicati sui social dal professor Alberto Zangrillo, che condanna la corsa al tampone e la quarantena di un esercito di asintomatici vaccinati che a detta sua starebbe «premiando con la clausura volontaria un sacco di lavativi». Il medico personale di Silvio Berlusconi, nonché noto primario dell’Ospedale San Raffaele di Milano, ha parlato della pandemia in una lunga intervista a «Libero Quotidiano».

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Covid in Italia, Zangrillo: “I dati su tamponi e tassi di positività sono falsi”

«La corsa al tampone è grottesca, irrazionale e risponde al desiderio infantile di vedersi certificati sani in quel preciso momento», ha spiegato il professor Zangrillo in un’intervista a «Libero Quotidiano». «Dobbiamo tornare alle regole del buon senso che impongono cautela e prudenza. Se non sto bene non esco di casa. Il tampone può attendere», ha aggiunto l’esperto. Il primario dell’Ospedale San Raffaele di Milano non vuole puntare il dito contro nessuno, ma si è fatto una sua idea: «A mio giudizio, la quotidiana produzione giornalistica di angoscia, insicurezza e terrore utilizzando figuranti del settore sanitario in cerca di visibilità sta producendo danni gravissimi e incorreggibili». Alla domanda quando prevede il picco di contagi Zangrillo ha risposto: «Non posso saperlo e non mi interessa, i contagi reali sono da sempre smisuratamente superiori a quanto quotidianamente riferito. Chi vive in ospedale non guarda ai contagi ma al numero di ricoverati».

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«Ecco perché si contagiano i vaccinati»

«L’abolizione della quarantena precauzionale è un primo passo importante verso un’acquisizione di responsabile senso civico da parte di tutti», ha spiegato Zangrillo. Qualche parola infine sulla variante«Omicron è quello che tutti vedono: diffusa, contagiosa, pericolosa per le persone non vaccinate e fragili. Ogni patologia va affrontata in modo proporzionato e adeguato, nel rispetto delle norme di convivenza civile senza cadere nell’isteria collettiva che, di per sé, è manifestazione di egoismo sociale». Ma perché si contagiano anche i vaccinati? «Perché il vaccino non impedisce l’interazione virus-ospite ma garantisce il controllo dell’evoluzione della malattia». Leggi anche l’articolo —> Covid, Bassetti: “Potrà succedere che dovremo vaccinarci ogni sei mesi”

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