Allarme in Italia e in tutta Europa per i biscotti con pezzi di cioccolato e di… metallo. Infatti, proprio la presenza di minuscole particelle di metalli ha portato al richiamo da parte del Ministero della Salute italiano, e anche di altri Paesi. Vediamo quale marchio è coinvolto, il numero di lotto incriminato e i punti vendita interessati. (Continua a leggere dopo la foto)
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Qual è il marchio dei biscotti contaminati?
I biscotti “Chocolate cookies” di Merba sono prodotti dall’azienda olandese Banketbakkerij Merba B.V. e, precisamente, originano dallo stabilimento di Wilhelminakanaal Noord, a Oosterhout. Come detto, non sono venduti solo in Italia, ma da noi si possono trovare soprattutto in alcune grandi catene di supermercati come Penny, Famila e Lidl. Massima attenzione, però, anche se si fa la spesa in una delle tante piccole botteghe di generi alimentari, particolarmente nei piccooli centri, più difficili da “tracciare”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il lotto interessato dal richiamo
Il lotto interessato dal richiamo è il numero L 2334702, la cui scadenza è fissata al 12 dicembre 2024. L’avviso di ritiro, che risale a ieri, 19 febbraio, e pubblicato sul portale web del Ministero della Salute dedicato agli avvisi di sicurezza per i richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, avverte di non consumare il prodotto per possibile presenza di frammenti metallici nei biscotti. Le confezioni invendute sono state già ritirate dal mercato ma nel caso si fosse già acquistato il prodotto oggetto del richiamo, con numero di lotto e data di scadenza specificati sopra, la raccomandazione è di non consumarlo, ma, naturalmente, di riportarlo al punto vendita. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come funziona l’allerta alimentare?
Ricevuta la segnalazione, il prodotto viene immediatamente ritirato dal mercato e scatta in automatico l’allerta per tutti i consumatori da parte del Ministero della Salute. Si chiama Sistema di allerta rapido, o RASFF, per la notifica di un rischio diretto o indiretto per la salute umana dovuto ad alimenti o mangimi. Nel caso dei biscotti, come detto, è un problema di più nazioni europee, e dunque le autorità sanitarie dei vari Paesi hanno interagito attraverso l’EFSA (European food safety authority), l’agenzia europea per la sicurezza degli alimenti e la sostenibilità dei sistemi alimentari, con sede a Parma. (Continua a leggere dopo la foto)
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Metalli negli alimenti, quali sono?
I metalli possono anche trovarsi nei cibi come residui, essendo già presenti nell’ambiente in esito ad attività umane come l’allevamento, l’industria. Ancora l’Efsa, recentemente, ha lanciato l’allarme sull’alluminio, che adoperiamo in cucina molto spesso, sottovalutando il potenziale rischio: “l’alluminio, onnipresente nella nostra vita quotidiana, è uno dei metalli con riconosciuta potenziale pericolosità̀ per la nostra salute, anche considerando la presenza diffusa in molti alimenti e in molti altri prodotti di consumo”. Il cadmio, invece, lo si potrebbe rinvenire in cereali, verdura e ortaggi, patate, crostacei e molluschi; infine, un altro tipo di metallo che sovente viene trovato a contaminare gli alimenti, in questo caso i pesci, è il mercurio.
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