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Alessia Orro, chi lo stalker arrestato in Brianza: di lei dice “è la donna della mia vita”

11/04/2022 12:26 - Aggiornamento 11/04/2022 12:29

Un 55enne originario di Novara, Angelo Persico, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di stalking per aver perseguitato Alessia Orro, 23enne giocatrice di pallavolo di Serie A. Le forze dell’ordine di Villasanta, in Brianza, hanno bloccato l’uomo, quando per l’ennesima volta stava pedinando l’atleta, che abita alle porte di Monza. L’arresto è scattato mentre la ragazza stava entrando nel palazzetto dello sport “Arena di Monza” per gli allenamenti.

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Alessia Orro, chi lo stalker arrestato in Brianza: di lei dice “è la donna della mia vita”

Chi è lo stalker di Alessia Orro? Ha 55 anni, si chiama Angelo Persico. È un impiegato di banca novarese, già finito ai domiciliari nel 2019 sempre per stalking nei confronti di Alessia Orro. Aveva ripreso a seguire la giovane e a inviarle messaggi sui social. La ragazza l’aveva anche bloccato, ma neppure questo era servito. L’uomo anzi si era indispettito, passando agli insulti. Sembra infatti che il 55enne sia ossessionato dall’atleta. È convinto, come ha spiegato, che Alessia Orro sia “la donna della sua vita”. Dopo l’arresto il 55enne, su disposizione della Procura di Monza, è stato trasferito in carcere, in attesa dell’udienza di convalida. Sui social la giovane ha spiegato l’accaduto.

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Il messaggio dell’atleta sui social

“Mi sento in dovere come atleta e personaggio pubblico di condividere con voi quello che ormai piano piano sta uscendo ovunque… Vorrei dare l’esempio non solo dentro il campo, ma anche e sopratutto fuori, aiutare tutte le persone che hanno o stanno passando questo momento difficile come è successo a me in passato e in questo ultimo periodo…”, ha esordito Alessia Orro. “Ragazzi e ragazze non abbiate paura di denunciare, la violenza, in qualsiasi forma essa sia, non va assolutamente sottovalutata. Siate coraggiosi, perché io in prima persona so benissimo quanto possa essere difficile, sopratutto quando ti rendi conto che il passato potrebbe tornare nel presente, ma vi posso assicurare che sarebbe ancora più difficile affrontarlo da soli!  Vorrei ringraziare innanzitutto i carabinieri che mi hanno protetta in questo cammino, rendendosi sempre disponibili in ogni occasione. Un ringraziamento speciale va anche alla mia società, Vero volley Monza, che mi ha sostenuta e aiutata ad affrontare questo brutto episodio, tutelandomi in ogni situazione.
I ringraziamenti non finiscono qui, e questi sono i più importanti di tutti, grazie davvero a tutte le persone che mi sono state accanto ultimamente, cercando di rendermi le giornate migliori e strappandomi qualche volta anche un sorriso, senza di voi sarebbe stato tutto più difficile. È stato doloroso riaprire una vecchia ferita, ma sono estremamente felice che tutto questo per ora sia finito. Grazie per sostenermi sempre. Un abbraccio, Ale”, ha concluso. Leggi anche l’articolo —> Lewis Hamilton, confessione spiazzante sui social: «Ho lottato per la mia salute mentale»

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