Austria, lockdown per tutti e vaccino obbligatorio da febbraio 2022. Il governo ci ripensa: le misure finora attuate non sono abbastanza, il virus corre troppo veloce. Vienna “si rimangia” la regola «2G», ossia libertà di accesso ai luoghi pubblici solo sei si è «genesen», guariti da non più di sei mesi, o «geimpft», cioè vaccinati. Le nuove regole, entrate in vigore l’8 novembre scorso, lasciano il passo ad una decisione più drastica annunciata pochi minuti fa dal cancelliere Alexander Schallenberg. E chissà che non venga seguita presto dalla Germania.
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Austria, lockdown per tutti e vaccino obbligatorio da febbraio
L’Austria diventa il primo Paese nell’Unione europea che imporrà l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid a partire dal prossimo febbraio. E da lunedì, l’intero Paese sarà in lockdown. «Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare», ha detto il cancelliere Schallenberg. «Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro», ha aggiunto parlando di un «attentato al sistema sanitario». Ma «Non vogliamo una quinta ondata», il chiarimento. Una scelta sofferta, ma necessaria: «Ci sono troppe forze politiche che fanno campagna contro il vaccino, le conseguenze di questo sono terapie intensive intasate ed enorme sofferenza umana. Non è stato facile prendere questa decisione, a nessuno piace adottare misure che limitano la libertà». Secondo gli ultimi dati in Austria l’incidenza è arrivata a mille casi ogni 100mila abitanti. Un numero decisamente allarmante, il Covid-19 è fuori controllo. A partire da lunedì quindi le scuole chiuderanno e gli studenti torneranno alla didattica a distanza. Serrande abbassate anche per bar e ristoranti; sospesi gli eventi culturali. Il lockdown generale durerà 20 giorni e poi proseguirà per i non vaccinati. Leggi anche l’articolo —> Efficacia dei vaccini Covid, la protezione crolla dopo sei mesi: cosa dicono i dati
